Piatek, vediamo se segna contro la Slovenia: attenzione all'approccio
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Piatek, vediamo se segna contro la Slovenia: attenzione all’approccio

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Piatek in Slovenia per affrontare la squadra di casa con la propria nazionale, l’occasione per sbloccarsi e per vedere se lì gioca meglio

Piatek in nazionale, lontano da Milano, dal Milan e da Milanello ma molto probabilmente con il pensiero rivolto alle tante gare senza segnare, stato d’animo raccontato in una lunga intervista rilasciata ieri a Foot Truck. Contro il Brescia ha giocato Andrè Silva, a Verona molto probabilmente sarà lui a scendere in campo come di consueto, anche perchè prime punte in grado di sostituirlo dall’inizio non ce ne sono più, al momento Rebic e Leao possono solo eseguire il lavoro da seconda punta oppure da esterno nel 4-3-3.

INTANTO LA POLONIA- Intanto la Polonia, domani sera la nazionale polacca affronterà la Slovenia per la qualificazione ai prossimi europei, vedremo in che modo Piatek affronterà la gara, se con le stesse difficoltà viste con Giampaolo oppure con un altro approccio.

PERIODO DIFFICILE- Sembrano così lontani i tempi in cui la folla scandiva il suo nome prima di una trasferta, oggi quel fuoco c’è ancora ma è un po’ più tiepido, pronto a trasformarsi in incendio come sabato, quando entrato in campo, si è alzato dalla curva il suo coro, tanto da trasmettergli quell’energia necessaria a trovare il goal, poi sfiorato d’un soffio. Il problema? Pare essere il gioco di Giampaolo, poco congeniale alle sue caratteristiche.

SU GIAMPAOLO- «Giampaolo è molto esigente e ha sempre pronte quindici opzioni per una giocata. Per noi è stato difficile perchè in tanti eravamo ancora assenti all’inizio della preparazione e per il 75% di essa c’erano tanti ragazzi della Primavera, quindi non abbiamo avuto la possibilità di provare tutte le giocate che Giampaolo avrebbe voluto. Adesso mi sembra che tutto stia andando nella stessa direzione e che stiamo migliorando da un giorno all’altro. C’è ancora tanto da fare sia in difesa, in pressing, che in attacco. Sto provando a muovermi come mi chiede l’allenatore perchè sono consapevole di poter credere in questo modo e di poter diventare ancora più forte».

 

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