Elliott, niente alibi: si può fare un mercato da sogno rispettando il bilancio
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Editoriali

Niente alibi per Elliott: si può fare un mercato da sogno anche rispettando il bilancio

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Elliott, il Milan ha tutti i mezzi per fare un grande mercato rispettando i paletti della Uefa e facendo plusvalenze.

Ormai sembra un’antica storia che i dirigenti di turno del Milan continuano a ripetere: non si può spendere, la Uefa ci impone dei paletti, bisogna guardare il bilancio.

RISPARMIO INGAGGIO – Tutto vero, ma nessuno ha il coraggio (o la volontà di ammettere) che si può fare un grande mercato e rafforzare la squadra con strategie intelligenti. Iniziamo una sorta di gioco da fantamercato che nasce dalla passione dei tifosi, ma si mantiene nei limiti della realtà e della fattibilità. Il punto di partenza è il risparmio del Milan dal mancato rinnovo a diversi giocatori: Montolivo, Bertolacci, Mauri, Abate, Zapata, Bakayoko (fine prestito). Ebbene al lordo complessivamente saranno all’incirca 30 i milioni che il club non dovrà sborsare per questi giocatori.

CESSIONI – Per quanto riguarda Bakayoko, inoltre, il Milan non spenderà i 35 milioni che erano stati stanziati in caso di qualificazione in Champions League. Nella rosa rossonera figurano anche due terzini sinistri di riserva da 8 milioni di ingaggio al lordo. Strinic porterebbe una plusvalenza dato che è arrivato a parametro 0, Laxalt potrebbe partire in caso di offerta adeguata o come pedina di scambio. Di certo, dalla cessione di entrambi e dal risparmio sull’ingaggio (8 milioni) è plausibile, senza essere troppo ottimisti, ricavarne una ventina di milioni.

Nel nuovo modulo di Marco Giampaolo non rientrerebbero nemmeno Suso (arrivato da parametro 0) e Castillejo che tra cartellino e stipendio potrebbero garantire al Milan un gruzzoletto totale di 60 milioni. Da valutare anche la situazione di Biglia, per il quale il Boca arriva ad offrire 6 milioni e il cui ingaggio al lordo pesa per 7 milioni.

SACRIFICIO DOLOROSO – Finita qui? Non proprio, in questa apparente opera di smantellamento potrebbe rientrare anche Gigio Donnarumma. Premettiamo che un addio di Gigio sarebbe dolorosissimo. Nell’ultima stagione il portiere ha salvato la squadra in tantissime occasioni e al momento è uno dei pochi top player del gruppo. Ma qualora si decidesse di venderlo, la cifra da richiedere non potrebbe che essere vicina ai 100 milioni (per il PSG ampiamente alla portata). Lo scorso anno Kepa passò dal Bilbao al Chelsea per 80 milioni, inutile sottolineare come il numero 99 milanista sia molto più forte e più giovane di ben 5 anni. I circa 12 milioni di ingaggio lordo di Gigio, aggiunti al prezzo del cartellino, farebbero pensare a più 100 di milioni nelle casse rossonere (senza considerare il possibile risparmio con Antonio Donnarumma).

BILANCIO – Ora facciamo un paio di conti valutando i pro e i contro. Il Milan in questo modo porterebbe a casa più di 180 milioni dalle cessioni, ai quali va sommato un risparmio sul monte ingaggi di circa 40 milioni. A fronte di una perdita di tre pedine importanti come Donnarumma, Bakayoko e Suso, due riserve quasi mai utilizzate come Laxalt e Castillejo e giocatori mai visti in campo (Bertolacci, Montolivo, ecc). Non va, inoltre, dimenticato che il Milan può anche vendere André Silva o usarlo come pedina di scambio.

ACQUISTI – Per quanto riguarda il portiere la soluzione esiste già in casa, Reina titolare e Plizzari come riserva. Il centrocampo avrebbe bisogno di qualche innesto, ma con una ottantina di milioni si portano contemporaneamente a Milanello giocatori del calibro di Sensi (il Sassuolo chiede 15 + il cartellino di Locatelli), Barella (purtroppo l’Inter sembra in netto vantaggio per una cifra di 45-50 milioni) e Tonali (si chiude a 15). Giocatori di qualità, italiani e adattabili anche come mezzali, come del resto già visto in Nazionale. Sulla trequarti Paquetà e Calhanoglu finalmente potrebbero giocare nel proprio ruolo naturale.

In un ipotetico 4-3-1-2 di Giampaolo bisognerebbe investire su un terzino sinistro low cost e una seconda punta. Per il primo ruolo anche Mario Rui (richiesto proprio da Giampaolo), recentemente offerto da Giuffredi al Milan, potrebbe andare bene. A detta dell’agente, sarebbe stato proprio Giampaolo ad esprimere la preferenza. Per la seconda punta, invece, si dovrebbe puntare su un giocatore di qualità, magari dal costo non elevato e rientrante nella categoria degli Under 23. In questo senso il ricavato da André Silva o uno scambio con il portoghese potrebbe tornare utile.

In questo fantomatico Milan del futuro potrebbero rientrare anche giovani come il difensore Bonifazi (valutazione 7-10 milioni) o il centrocampista Ronaldo Vieira. Allo stesso modo in rosa rimarrebbero anche le “alternative” Kessie, Rodriguez e Cutrone, riserve utili per un club che vuole centrare il quarto posto.

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