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Brocchi: «Via dal Milan perché non sono un leccaculo»

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Cristian Brocchi è tornato a parlare del proprio passato da allenatore del Milan. Poi qualche battuta sull’amico e collega Gattuso

Recentemente Gennaro Gattuso ha detto di non sentire la pressione di allenare una grande squadra. Il suo predecessore Vincenzo Montella era finito in un vortice di critiche dalla stampa e dai tifosi ma Ringhio si è dichiarato fiducioso per il proprio futuro. In conferenza stampa ha detto di non sentirsi un traghettatore fino a giugno e di non voler fare la fine dei vari Inzaghi, Seedorf e Brocchi.

EX MILAN –  Proprio Cristian Brocchi, a margine dell’evento “Natale in campo 3” al Pulley Grill & Club ha parlato di Gattuso: «Un debutto sfortunato per Rino, ma avrà tutto il tempo per riuscire a farcela. In pochi giorni di allenamento è difficile lavorare. Lui sa benissimo come portare fuori il Milan da questa situazione, andrà dritto per la sua strada e tirerà fuori il massimo dai calciatori».

Gattuso rischia di bruciarsi? «Espressione che non mi piace e non credo sia vera. Basta guardare la storia degli altri allenatori. Un’esperienza negativa può capitare ma ci sarà sempre un’opportunità di rifarsi. Per me, ad esempio, al Milan è stato un sogno finito in maniera sfortunata ma non brutta. Non ci si fa abbattere».

Su cosa non funziona al Milan: «Non parlo per gli altri, parlo per me. Io ho avuto poco tempo per creare il Milan che sarebbe piaciuto a me. In parte si è visto contro la Juventus in finale di TIM Cup ma avevo veramente troppo poco tempo e c’erano circostanze avverse».

Sui problemi del Milan: «Tutti pensano al Milan ricordando la squadra gloriosa e vincente, ma non esiste più. Bisogna ripartire, ricreare uno zoccolo duro e puntare a qualcosa in 3/4 anni. La Juventus, ad esempio, finendo in B ha avuto tempo per ricostruire stagione dopo stagione».

Sul mercato estivo: «Nel calcio non basta comprare i giocatori per vincere, ma vestire la maglia del Milan non è per tutti e cambiare così tanto è difficile. Le pressioni certamente non hanno aiutato e alle prime difficoltà si è ricreata un’aria negativa che ha bloccato la rosa».

Milan bloccato di testa o qualità? «Certamente di testa. La rosa non è al livello di quelle top, ma certamente non vale la posizione attuale. Può fare certamente di più, piazzarsi alle spalle di Juventus, Napoli, Inter e romane».

Su cosa porta di nuovo Gattuso: «Deve fare il Gattuso. Trascinare e caricare nelle difficoltà questa squadra. Spero per il mondo Milan che ci riesca».

Su un possibile ritorno di Brocchi al Milan: «Io ho scelto di non continuare. Ho parlato con Berlusconi dicendogli che non me la sentivo di andare avanti. Non sentivo fiducia, in pochi giorni sono passato da talento emergente a leccaculo, leggendo critiche e giochi sporchi che non mi piacevano. Non avevo forza mediatica e sono finito in mezzo a questa situazione. Io ho fatto il massimo e mi sono tolto una soddisfazione vedendo il mio Milan giocare bene ma non era giusto per i tifosi continuare».

 

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