Suso e Piatek inguardabili. Giampaolo pensa già ad un cambio di modulo
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Suso e Piatek inguardabili. Giampaolo pensa già ad un cambio di modulo

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Suso e Piatek spingono Marco Giampaolo a ricredere sulle proprie certezze: il tecnico ha in mente un cambio di modulo già dalla prossima

Suso e Piatek inguardabili. La sconfitta della Dacia Arena ha smosso intimamente l’intero ambiente rossonero. Sia i dirigenti che i tifosi sono rimasti fortemente contrariati dallo sterile possesso messo in mostra dalla squadra di Giampaolo che, successivamente in conferenza stampa, ha aperto alla possibilità di un cambio di modulo già nelle prossime settimane.

Stando alle parole del tecnico abruzzese infatti sarebbe stato proprio il reparto offensivo la vera croce di questo inizio di stagione milanista. Piatek e Suso, i più attesi oggi, non hanno solo deluso le aspettative ma hanno forse disputato una delle peggiori prestazioni da quando giocano in Italia. Cosa fare dunque? Giampaolo l’ha detto: «Dobbiamo costruire qualcosa di diverso la davanti. Vado oltre la partita di oggi. So quelli che sono gli sviluppi offensivi di una squadra che deve andare in verticale. Mi immagino già che cosa si deve fare. Devo spostare qualcosa».

Quel “qualcosa” cercato da Giampaolo potrebbe essere il 4-2-3-1 paventato anche da Gattuso la passata stagione e mai realizzato. Ma come cambierebbe la disposizione dell’undici rossonero dalla prossima partita? Per prima cosa il centrocampo a due dovrà disporre di un incontrista capace di fare da collante tra i tre reparti (Kessié o Krunic) e un regista capace di dettare i ritmi all’intera manovra (Bennacer). Il terzetto avanzato alle spalle di Piatek rivedrà forse nuovamente Suso nel ben più congeniale ruolo di esterno destro e Paquetà ancora una volta trequartista e uno tra Castillejo, Rafael Leao e Calhanoglu esterno mancino. Tre interpreti di corsa e fantasia per lasciare libero Piatek di esprimersi al meglio cercando varchi all’interno dell’area di rigore senza una spalla che possa rischiare di “pestargli i piedi”.

La scelta di cambiare modulo dopo appena una partita però è un film già visto dai tifosi del Milan che già con Montella, all’indomani della tremenda sconfitta dell’Olimpico contro la Lazio, hanno visto la propria squadra cambiare veste ma non risultato finendo per ritrovarsi in un vortice di insicurezze che ha contraddistinto poi anche il resto dell’annata. Giampaolo è stato scelto dal Milan come titolare di un progetto tecnico serio e unico, cambiarlo alla prima difficoltà potrebbe non essere la strada giusta.

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