Non toccateci Leo!

Perché la cessione di Bonucci non è e non dovrà mai essere presa in considerazione negli uffici di Casa Milan, chiunque sia il proprietario

Da Parigi arrivano notizie poco confortanti per il Milan riguardo al futuro di Leonardo Bonucci, il capitano rossonero sarebbe finito sotto il mirino di Al-Khelaïfi, patron del PSG, che sarebbe disposto a spendere circa 35 milioni di euro per provare a portarlo nella capitale francese su spinta sinergica anche di Buffon. Il difensore del Milan tuttavia l’anno scorso ha fatto una scommessa contro tutto e contro tutti (e soprattutto con se stesso) accettando di lasciare un progetto vincente come quello juventino per abbracciarne uno nuovo e di totale ricostruzione come quello milanista. La voglia di riportare il glorioso Milan, seconda squadra più vincente d’Europa, nell’Olimpo del calcio internazionale è da quel momento stata la sua mission e per farlo si è messo in discussione totalmente sia come giocatore che, a volte, anche come uomo.

Ricorderete le polemiche legate alle sue prime prestazioni, sottotono come quelle della squadra, ma ‘Capitan Leo’ non si è scoraggiato e insieme a Gattuso e al resto della squadra ha rispolverato i vecchi tackle puliti che l’hanno da sempre contraddistinto riprendendosi le redini della difesa rossonera che, in tandem con l’ottimo Romagnoli, sembrano riaver regalato alla linea difensiva rossonera una solidità che non si vedeva dai tempi di Nesta-Thiago Silva. Un piccolo passo per tornare grandi. Ora le voci riguardo una sua possibile partenza non solo sarebbero in netta contraddittorietà con le strategie societarie, per quanto precarie attualmente, ma soprattutto con l’uomo Leonardo Bonucci che ha lasciato la Juventus nel suo momento di maggior splendore e ha già ampiamente dimostrato di non essere il tipo di capitano che lascia la nave quando è sul punto di affondare.