Milan, Cutrone che rimpianto: doveva rimanere titolare

A due gare dalla chiusura del girone di andata il Milan fai i conti con i rimpianti, uno su tutti lo scarso utilizzo di Cutrone

Montella ha pensato a preservarlo facendogli fare la panchina nonostante la partenza a razzo e quei goal scanditi da una voglia di fare, tipica della giovane età. La storia di Cutrone nella stagione odierna passa attraverso la quasi cessione in prestito per poi rimanere in virtù di una partenza da prima pagina. Tuttavia Montella ha pensato che non fosse sufficiente segnare per guadagnarsi un posto da titolare a 19 anni, a dispetto di Kalinic più esperto e più oneroso in termini economici. Kalinic, un errore di mercato enorme che oggi inizia a palesarsi dopo le tante possibilità concesse al giocatore croato.

ESSERE PROTAGONISTI- Essere protagonisti non vuol dire entrare a partita in corso quando i giochi sono già fatti sia nel bene che nel male. Cutrone negli ultimi tempi è un po’ scomparso dai radar per via dello scarso impiego da parte di mister Montella e per via dei dubbi altalenanti di Gattuso. Probabilmente il calcio italiano non è il massimo per i giovani talenti, a maggior ragione per quelli nostrani che tanto mancano alla nazionale azzurra. Alla luce di una classifica disastrosa viene da chiedersi che cosa sarebbe oggi il Milan se Montella avesse dato fiducia da subito a questo ragazzo, cogliendo al volo l’intuizione dettata dalle prime reti messe a segno ad inizio stagione.

IN ITALIA NO- In Italia non è possibile prendersi sulle spalle la squadra a 19 anni, si è giovani e non si può correre il rischio di presentarsi alle grandi sfide con un nome così sconosciuto, meglio uno molto più famoso ma che di goal neanche a parlarne. Probabilmente in altri paesi, dove il calcio soprattutto giovanile ha un peso specifico differente, Cutrone sarebbe già titolare e protagonista come lo è con la nazionale under 21. Milan? Meglio non rischiare, meglio l’esperienza e la classifica attuale.