Milan, pressione alle stelle: occorre vincere ad ogni costo

Dopo 6 giornate di campionato, alle soglie della doppia sfida con Roma ed Inter il bilancio in casa rossonera non è del tutto positivo

Il Milan si ritrova con il primo vero faccia a faccia stagionale, ovvero quello specchio che permetterà di capire chi è veramente, Champions League o quinto posto? Difficile dirlo adesso ma a Casa Milan la pazienza sembra finita e risultati sono necessari, in termini di prestigio ma soprattutto economici. Roma ed Inter, nonchè Rijeka rappresentano un banco di prova per capire la vera identità della squadra dopo il boom mediatico post durante e post mercato.

Dopo 6 giornate di campionato ci si interroga sulla vera natura di questa squadra, si cercano colpe e colpevoli, andiamo a vedere partendo dagli albori che cosa potrebbe aver condotto ad una situazione simile e quali scenari potrebbero proiettarsi in futuro.

MERCATO- Il mercato del Milan, lo conosciamo tutti, è stato per certi versi uno dei più influenti della storia, una rivoluzione in toto che portato la dirigenza rossonera ad alzare l’asticella prima in termini di prestigio e poi in termini economici. Già perchè con oltre 200 milioni di euro spesi non si può pensare di arrivare nuovamente in Europa League. La Champions diventa dunque obbiettivo primario, perchè no lo scudetto? Volare alto è facile ma quando si cade ci si fa ancora più male. Si perchè cadere con oltre 300 milioni di debiti non è mai bello e allora vincere diventa imperativo.

I PRIMI RISULTATI- Le prime gare il Milan le gioca in Europa League ed attraverso l’alibi della squadra sperimentale riesce ad ottenere l’approvazione anche da parte dei più scettici. L’inizio del campionato rivela però qualche lacuna: il gioco non è particolarmente esaltante, troppi errori individuali e ruoli poco definiti. Tutto bene fino alla sconfitta con la Lazio, una pesantissima battuta d’arresto che impone una riflessione sulla vera caratura della squadra e sull’operato incerto del tecnico.

DOPO LAZIO- Archiviata la “sentenza”Lazio si rivede un buon Milan a sprazzi, Montella vuole le “vittorie sporche” e le ottiene, fino alla gara di Genova con la Sampdoria, un altro crollo simile a quello di Roma, questa volta però la pazienza viene meno e la dirigenza decide che è troppo: il Milan non può permettersi di fallire l’accesso alla Champions, chi rischia? Ovviamente Montella ma il primo a farne le spese è il preparatore atletico Marra, secondo Montella non in linea con il suo piano di lavoro.

PRESSIONE ALLE STELLE- Il risultato di quanto visto fino ad ora è un’isteria che non sta portando ai risultati sperati bensì a tentativi di salvare il salvabile dopo solo 6 giornate di campionato, il tutto creato da un mercato che solo perchè rivoluzionario è stato definito assolutamente adeguato per raggiungere lo scopo Champions. Poi però è il campo a parlare e fino ad ora no gli da pienamente ragione.