Milan Pisa termina in pareggio (Corriere dello Sport): «Max, uno scherzo pisano!»

Milan Pisa termina in pareggio (Corriere dello Sport): «Max, uno scherzo pisano!». Le ultimissime notizie sui rossoneri

Una notte di passione e di ansia a dispetto di un avvio che sembrava mettere la strada in discesa. La rete fulminea di Rafael Leao aveva illuso i tifosi e forse anche la squadra stessa. L’uno a zero in favore del Milan contro un avversario sulla carta decisamente inferiore faceva presagire una serata tranquilla per il Diavolo guidato da Massimiliano Allegri, ma la realtà si è rivelata ben diversa.

Il Milan ha balbettato, ha sofferto la reazione avversaria e ha mostrato ancora una volta una preoccupante incapacità nel gestire il vantaggio e chiudere l’incontro. Un atteggiamento che ha permesso agli avversari di rientrare in partita e, addirittura, di far tremare i rossoneri fino al fischio finale. Il rischio di tornare a casa con un solo punto in tasca, viste le premesse e l’andamento iniziale, è apparso un epilogo inaccettabile e ha sollevato nuovamente dubbi sulla solidità mentale e tattica della squadra.

Questa mattina, l’analisi del Corriere dello Sport ha riassunto perfettamente il sentimento generale con un titolo eloquente: «Max, uno scherzo pisano». Un riferimento non casuale. Per Allegri, livornese di nascita, la sfida assumeva un sapore particolare, legato al sentitissimo derby tra Livorno e Pisa, e alla sua passata esperienza di calciatore proprio in Serie A con la maglia del Pisa negli anni ’80. Una partita dalle mille emozioni per l’allenatore, che però non è riuscito a trasmettere la giusta tranquillità e lucidità ai suoi uomini.

La gestione della rosa da parte di Allegri e le sue scelte tattiche continuano a essere sotto la lente d’ingrandimento. Nonostante i risultati spesso arrivino, il gioco espresso è raramente convincente e la squadra appare appesa alle giocate dei singoli, come dimostrato da Leao. Il Direttore Sportivo Tare osserva con attenzione, consapevole che il mercato di riparazione potrebbe essere l’unica vera chiave per iniettare nuova linfa e risolvere le criticità strutturali di un Milan che naviga a vista tra grandi aspettative e prestazioni troppo altalenanti. La pressione sulla panchina cresce di pari passo con la stagione.