Silvestri: «Dida un fenomeno, come Donnarumma. Dudek mi infastidì»
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Silvestri: «Dida un fenomeno, come Donnarumma. Dudek mi infastidì»

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Silvestri, portiere del Verona, si racconta in una lunga intervista a Sportweek, inserto settimanale della Gazzetta dello sport

Silvestri, portiere del Verona, si racconta in una lunga intervista a Sportweek, inserto settimanale della Gazzetta dello sport.

SUL RIGORE DI IBRA- «Il rigore a Ibra? Io gli dico ‘L’ultimo lo hai aperto sbagliato, no?’. In gergo, aperto significa che il rigore è stato tirato col piattone, alla destra del portiere. In Europa League aveva calciato in questo modo e aveva fallito. Allora ho pensato: provo a distrarlo, a disturbarlo. Se gli faccio credere che mi aspetto quel tipo di tiro, potrebbe decidere di battere al solito modo, forte e basso, a incrociare, così ho più possibilità di prenderglielo». 

DIDA UN FENOMENO- «Da piccolo mi piacevano Dida e Buffon. Per me, Dida era un fenomeno. L’ho incontrato di persona proprio nell’ultima partita contro il Milan. Mi ha fatto i complimenti, ed è stata un’emozione forte. Adesso per capacità ed è età il migliore è Donnarumma. Ci siamo conosciuti in Nazionale, ora ci sentiamo spesso. Poi dico Neuer, che sembrava in calo ed è tornato grandissimo, e Alisson».

CHE FASTIDIO DUDEK- «Me la ricordo belle quella finale. Sono cresciuto in una famiglia di milanisti dal primo all’ultimo e da piccolo simpatizzavo per i rossoneri. Dudek mi diede molto fastidio perché a ogni tiro veniva molto, molto avanti, e già allora il portiere doveva stare fermo sulla linea. Se io lo farei? Dipende. Conta molto chi hai davanti».

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