Bucchioni: «Non aspettiamoci da RedBird dei colpi alla Berlusconi»
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Bucchioni: «Non aspettiamoci da RedBird dei colpi alla Berlusconi»

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Bucchioni: «Non aspettiamoci da RedBird dei colpi alla Berlusconi». Ecco le sue parole

Enzo Bucchioni ha parlato ai microfoni di TMW del Milan e della nuova proprietà, ovvero RedBird. Ecco le sue parole:

«RedBird, l’uccello rosso è diventato rossonero. La cessione del Milan è la più importante della storia del nostro calcio con una cifra attorno al miliardo e duecento milioni e quando un fondo investe montagne di soldi come queste ovviamente lo fa per guadagnare. E come si fa a guadagnare? Facendo diventare il Milan un brand sempre più importante, costruendo una squadra per vincere e restare sempre nel grande giro dei top club mondiali nel rispetto della sostenibilità economica, aumentando nel mondo il bacino d’utenza dei tifosi.

Questo è quasi il manifesto della nuova proprietà rappresentata da Gerry Cardinale che ha intenzione di fare le cose in grande stile, ma sulla falsariga della gestione di un altro fondo, Elliott, che in quattro anni ha messo a posto i conti e riportato il Milan a vincere lo scudetto dopo essere tornato in Champions. Passo dopo passo, con intelligenza ed oculatezza, gestendo una azienda calcistica come una azienda qualsiasi. No a spese e ingaggi folli, ma acquisti mirati e funzionali, il giusto mix fra l’esperienza di vecchi campioni e di giovani talenti da scoprire e lanciare, sarà questa la linea anche per la nuova proprietà.

Nessuno quindi si aspetti una gestione berlusconiana, tanto per intendersi, ma la continuità con Elliott cercando di fare altri gradini di crescita alzando il fatturato. Focale sarà il nuovo stadio che diventerà l’obiettivo primario dei prossimi anni per aumentare la voce incassi, aumentare il senso di appartenenza, consentire un ritorno dagli investimenti edilizi annessi al progetto che conosceremo presto. Ma quale sarà la ricetta immediata di Cardinale per restare competitivi in Italia, provare a rivincere lo scudetto e crescere anche in Champions, altro collettore di risorse?

Intanto c’è stato un incontro chiarificatore con Maldini, una stretta di mano in attesa del rinnovo del contratto. Chi ha fatto bene calcio negli ultimi anni, i registi del nuovo corso sportivo del Milan vale a dire Maldini e Massara resteranno al loro posto e avranno una rinnovata fiducia, per continuare a far crescere la squadra. Per ora non s’è parlato di budget di mercato, ma visto che resterà al comando anche Gazidis in attesa del definitivo passaggio di proprietà che sarà formalizzato a settembre, è presumibile che Maldini e Massara continuino sulle loro piste e con le loro idee. Il Milan andrà rinforzato con almeno quattro-cinque giocatori di livello, un attaccante, un esterno, un centrocampista e un difensore centrale. Ovvio poi che alcuni in partenza come Rebic, Saelemaekers, Ballo Tourè, Bakayoko e Castillejo andranno sostituiti»

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