Serafini: «Atalanta Milan crocevia? Dico...» - ESCLUSIVA
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Serafini: «Atalanta Milan crocevia di questo primo scorcio di stagione dei rossoneri, soddisfatto dalla comunicazione di Fonseca. Mercato di gennaio? Andrei su questi due profili» – ESCLUSIVA

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Serafini, noto giornalista di fede rossonera, ha parlato del momento del Milan in vista della gara di questa sera con l’Atalanta e non solo

Luca Serafini, noto giornalista, è intervenuto in esclusiva a Milannews24. Queste le sue dichiarazioni sul momento dei rossoneri e non solo:

Il Milan di Paulo Fonseca si appresta ad affrontare questa sera l’Atalanta. La gara rappresenta un crocevia della stagione?

«Atalanta-Milan non è la partita più importante della stagione ma sicuramente lo è di questa parte di stagione della squadra rossonera. Contrariamente a tutte le svolte di cui parliamo da un anno e mezzo a questa parte, quello di stasera è veramente uno spartiacque perchè vincendola sistemi un pò di cose dei primi mesi, rimani agganciato al gruppo delle prime con delle ambizioni rinnovate per quanto riguarda la qualificazione in Champions e poi chissà. Viceversa, in un caso negativo ti stacchi definitivamente dai primi posti e devi poi fare attenzione perchè l’obiettivo diventerebbe solo la qualificazione in Champions League e non sarebbe comunque semplice. Dal punto di vista del risultato è fondamentale. Dal punto di vista della prestazione altrettanto perchè adesso si arriva da diversi risultati risultati utili consecutivi, da 3 vittorie consecutive, da 18 gol segnati in tre partite. Vero che il livello degli avversari è stato ondivago, che hai fatto bene con il Real Madrid e meno bene con lo Slovan pur vincendo, non bene a Cagliari e non bene con la Juve ma ora che si arriva da due importanti prestazioni con Empoli e Sassuolo va trovata continuità. Infine l’Atalanta insieme al Liverpool e la squadra più in forma d’Europa e una delle più forti quindi sarà un test veramente importante».

Dal punto di vista tattico quali sono secondo lei le armi che dovranno utilizzare i rossoneri?

«Bella domanda. Sarà una partita molto diversa dalle grandi partite che ha fatto il Milan, il secondo tempo a Leverkusen, con l’Inter e la Juventus. L’Atalanta ha un modo unico di giocare. Bisogna superare lo scoglio di questo gioco uomo contro uomo che Pioli aveva ripetuto in rossonero e che Fonseca non fa più e devi sfruttare gli spazi e le occasioni che ti capiteranno. Massima attenzione soprattutto nei loro movimenti offensivi grazie ai quali danno pochissimi punti di riferimento e sfruttare gli spazi in avanti».

Nonostante una prima parte di stagione altalenante, Fonseca sta mantenendo alta l’asticella dell’ambizione. La comunicazione del tecnico la sta convincendo?

«La comunicazione di Fonseca mi sta piacendo perchè se ti dicono che l’obiettivo è entrare nei primi 4 non va bene, se ti dicono genericamente che l’obiettivo è fare il meglio possibile non va bene. Chiaro che parlare di scudetto ora sembra retorico e sarcastico ma nella testa dei giocatori ci deve essere sempre il massimo perchè a chiacchiere tutti i giocatori, gli allenatori e i dirigenti dicono che il Milan deve vincere però poi bisogna dimostrarlo con i fatti in campo. La comunicazione deve mantenere sempre l’asticella il più in alto possibile. Questo è stato uno dei più grandi meriti di Pioli nella sua gestione anche se poi è arrivato solo un trofeo. Però il Milan è tornato in Europa con continuità, risultato che mancava da 7 anni, ha fatto due secondi posti oltre lo scudetto e una semifinale di Champions League. Adesso quella che manca sono i trofei, quindi anche in questo contesto la comunicazione è importante. C’è la Coppa Italia, c’è la Champions e sistemare la classifica in campionato».

Il mercato di gennaio si avvicina: ritiene che il Milan opererà in entrata? In quali ruoli?

«Sono convinto che il Milan farà acquisti a gennaio. Non ci sono dubbi che serva un centrocampista e un vice Theo Hernandez, ovvero un terzino sinistro perchè Fonseca non si può inventare lì Terracciano o gettare allo sbaraglio Jimenez, ci vuole una soluzione affidabile. Vanno presi questi due giocatori a gennaio».

Passiamo a parlare del momento vissuto dal Milan Futuro di Daniele Bonera, finito al centro delle critiche. Qual è il suo pensiero?

«Ho visto spesso i ragazzi di Milan Futuro e sono d’accordo con quanto detto da Ignazio Abate, che con la sua Ternana ha vinto bene contro i giovani rossoneri, quando ha detto di aver incontrato la squadra più tecnica del torneo. Il problema è proprio quello. Ho visto delle cose tecniche in Milan Futuro assenti nelle altre compagini del torneo ma il problema è che in Serie C si gioca ad autoscontro, si gioca d’anticipo e sulla malizia. Camarda ad esempio in Lega Pro non la prende mai perchè in campionato o in Champions League è meno atteso perchè le avversarie si preoccupano di Theo Hernandez, di Leao, di Reijnders e di Pulisic quindi lui può sguazzare meglio. Invece in Lega Pro Camarda è la stella e quindi ha un occhio di riguardo da tutti gli avversari. Lì non scherzano, la squadra è molto tecnica ma le altre sono più di categoria. Sono più ruvide, sono più navigati. Una volta si diceva si mena, la sostanza è quella lì. Non c’è troppo da fare i sofismi».

Stagione magica per Reijnders: ha paura che possano arrivare offerte indecenti come per Tonali in estate?

«Nella mia vita non sono mai preoccupato, le preoccupazioni non servono. Seguo un vecchio proverbio cinese che dice che è inutile piangere se sei preoccupato, bisogna lavorare per trovare la soluzione. Reijnders non è in un momento magico, sta vivendo una crescita continua dall’anno scorso e anche in Nazionale e col Milan in questa stagione diventando un top player tra i centrocampisti europei. Il Milan, che non vuole avere preoccupazioni, sta già pensando al rinnovo del contratto come svelato dallo stesso Reijnders e quindi penso che verrà rinnovato il contratto. Poi come sempre se arriva l’aereo con 200 milioni è un altro discorso ma non sono preoccupato».

Capitolo Theo Hernandez: cosa filtra sul rinnovo del francese?

«Io mi riferisco sempre a quello che ha detto Ibrahimovic questa estate. Conosciamo le richieste di tutti, possiamo accontentarli e quindi saranno rinnovati tutti. Questo ha detto e questo rimane scolpito».

Infine una domanda più generale sulla Serie A: quali sono le sue favorite per la vittoria finale?

«Le prime tre sicuramente. L’Atalanta dopo una partenza a colpi di tosse ha infilato in Italia e in Europa una serie di risultati e prestazioni eccezionali. Anche nello 0-0 in casa con il Celtic aveva dominato in lungo e in largo. Anche l’Inter è solida, quadrata e concreta e gioca a memoria e il Napoli è sorprendente fino a un certo punto nel senso che dopo un piazzamento come quello dello scorso anno Conte ha accettato la sfida perchè anche un sesto posto a 10 punti dalla prima sarebbe stato un miglioramento. A Natale invece è primo. Ha già trasmesso la sua forma mentis alla squadra e anche lui è una sorpresa pure perchè forse come mezzi è inferiore sicuramente rispetto all’Inter. Non so all’Atalanta ma i bergamaschi, al netto del fatto che Scamacca è infortunato, avrebbero più soluzioni in attacco, a centrocampo e in difesa per quella che è la caratura dell’Atalanta. Queste tre comunque sono le mie tre squadre, non vedo arrivare fino in fondo la Fiorentina né tantomeno la Juventus».

SI RINGRAZIA LUCA SERAFINI PER LA DISPONIBILITA’ DIMOSTRATA IN QUESTA INTERVISTA

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