News

La filosofia di mercato di Elliott stride con l’esigenze immediate del Milan

Pubblicato

su

Elliott per questo mercato vuole acquistare solo giocatori giovani e non ancora affermati ma forse non è quello che serve al Milan di oggi

Alla fine dell’era Berlusconi, l’ex presidente del Milan aveva proposto di creare una squadra di soli giocatori italiani, giovani e possibilmente cresciuti nel vivaio. Quell’epoca è ormai un ricordo ma oggi la nuova proprietà del fondo Elliott sembra essersi ispirata a quella filosofia per quanto riguarda il mercato di gennaio. Come riporta la Gazzetta dello Sport, Gordon Singer, fondatore dell’hedge fund, ha messo dei paletti ben precisi agli obiettivi rossoneri: solo under 25, anche stranieri, che possano crescere nel lungo periodo e fruttare ricche plusvalenze in caso di cessione. Il direttore generale Leonardo e il parigrado Paolo Maldini non avrebbero spinto con maggiore forza per gli arrivi di Zlatan Ibrahimovic e Cesc Fabregas, che si prepara a firmare per il deludente Monaco, proprio per rispettare tale dictat della società, di cui il nuovo amministratore delegato Ivan Gazidis si è fatto promotore. Il piano di Elliott è certamente lodevole. Altre grandi squadra hanno seguito la strada dei giovani per arrivare ai massimi livelli, come il Bayer Monaco ad esempio, ma anche vero che i risultati sportivi in questo modo possono arrivare solo nel lungo periodo. Quello che difetta al Milan, forse, è proprio la mancanza di esperienza internazionale portata da giocatori più maturi, come dimostra la disastrosa partita contro l’Olympiacos in Europa League. I rossoneri non possono infatti mancare l’obiettivo del quarto posto che vale la Champions League se vogliono davvero competere con i top club europei. Il Milan resta comunque una delle squadre più attive dal mercato ed è pronto subito a re-investire i 13 milioni di euro ricevuti dal Trabzonspor, che non aveva pagato le tasse di trasferimento di Kucka e Sosa.

Bisogna comunque sottolineare che Elliott, nonostante le critiche arrivate dal giornalista Paolo Sconcerti nelle ultime ore, non ha intenzione di spendere cifre elevate a gennaio non perché non dispone delle adeguate risorse economiche ma perché è stretto dal giogo del Fair Play Finanziario dell’Uefa nonostante sia una proprietà nuova e pronta ad investire. Lo stesso Zvonimir Boban, vicesegretario generale della FIFA, ha sottolineato come il modello attuale penalizzi squadre con un progetto ben preciso come il Milan.

Exit mobile version