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Kean può essere utile alla causa del Milan? I pro e i contro dell’operazione

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Nelle ultimi giorni è emersa la possibilità che il Milan possa ottenere Kean in prestito dalla Juventus. L’attaccante è interessante in prospettiva ma potrebbe non servire ai rossoneri

Oggi si parla molto del possibile arrivo di Moise Kean al Milan. L’attaccante non sta trovando spazio alla Juventus mentre i rossoneri sono alla ricerca di una punta per rimpolpare il reparto offensivo. L’operazione sembra una soluzione ideale per entrambi ma ci sono aspetti negativi e positivi da considerare in merito a questo trasferimento.

Kean Milan: perché può essere un affare

Se Gattuso deciderà di puntare sul 4-4-2 serve un’alternativa a Patrick Cutrone e Gonzalo Higuain. Kean rappresenta certamente un profilo interessante in quanto ha le caratteristiche della prima punta di peso e all’occorrenza può anche giocare come ala sinistra, anche se il meglio di sé lo dà certamente al centro dell’attacco. Il bianconero ha grande forza fisica, senso del gol e inoltre rientra perfettamente nella nuova filosofia portata dall’ad Ivan Gazidis, che predilige l’acquisto di giocatori under 25 che in caso di futura cessione possano portare a ricche plusvalenze. Kean inoltre non dovrebbe rappresentare un problema all’interno dello spogliatoio, in quanto non pretenderebbe di essere un titolare ma solo una valida alternativa da inserire all’occorrenza. Il classe 2000 inoltre è entrato nel giro della Nazionale e pare che il ct Roberto Mancini lo ritenga una risorsa importante per il futuro.

Kean Milan: perché non il gioco non vale la candela

Portare Kean al Milan significherebbe in primo luogo fare un favore alla Juventus, che cerca una squadra che gli consenta di raccogliere minuti e di valorizzarne il cartellino. L’attaccante ha poi pochissima esperienza in Serie A, avendo giocato appena 1.149 in campionato nella sua breve carriera. Kean inoltre arriverebbe in rossonero in prestito e difficilmente in appena 6 mesi avrebbe la possibilità di essere davvero decisivo per la corsa al quarto posto che vale la Champions League. Infine, se Gattuso scegliesse il 4-3-3, troverebbe poco spazio esattamente come la Juventus.

Kean: il profilo del giocatore

Kean nasce a Vercelli il 28 febbraio 2000 e nell’Under 17 nella Primavera della Juventus ha messo a segno 12 gol e 5 assist in 20 presenze. Nel 2017 l’attaccante segna la sua unica rete con la prima squadra con il Bologna e si trasferisce poi in prestito all’Hellas Verona. Con gli scaligeri chiude la stagione con 4 gol in 19 presenze in Serie A. Kean in estate è tornato alla Juventus ma con Cristiano Ronaldo, Paulo Dybala e Mario Mandzukic a disposizione del tecnico Massimiliano Allegri ha trovato pochissimo spazio. L’attaccante infatti ha giocato appena 1 minuto in campionato con la Fiorentina e 12 minuti con lo Young Boys in Champions League. Kean con ha giocato in tutte le selezioni giovanili dell’Italia e il 28 novembre 2018 esordisce con la Nazionale maggiore nell’amichevole con gli Stati Uniti diventano il primo 2000 a vestire la maglia azzurra “dei grandi”.

Le altre trattative in attacco per il Milan

Il Milan oltre a Kean segue comunque altri obiettivi per l’attacco. Il direttore generale Leonardo sta lavorando per l’arrivo dell’ex Atletico Madrid Yannick Carrasco. Il belga è in rotta con il club cinese del Dalian Yifang con cui gioca dallo scorso febbraio ma l’Arsenal al momento è in vantaggio nei confronti dei rossoneri. Nelle ultime ore si è però rafforzata la pista che porta a Everton Sousa Soares del Gremio, il cui cartellino ha però un costo di 40 milioni di euro. Pato resta un’opzione mentre Krzysztof Piatek può arrivare al massimo a giugno. In Inghilterra inoltre sono ancora convinti che ci sarà lo scambio con il Chelsea tra Higuain e Alvaro Morata anche se i Blues oggi sembrano essere più interessati ad Edison Cavani del Paris Saint Germain.

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