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Yonghong Li a Milano, il presidente lavora a fari spenti per ripianare il debito con Elliot

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Yonghong Li è giunto in gran segreto a Milano per lavorare al fianco di Fassone in vista della sentenza UEFA prevista per la metà di giugno. Ecco il piano del proprietario cinese

Il presidente del Milan Yonghong Li sarebbe giunto a Milano all’inizio di questa settimana in gran segreto per dare un’accelerata significativa alla questione debito con Elliot in modo da tranquillizzare anche la Uefa in vista della sentenza prevista per la prossima metà di giugno. Il patron rossonero avrebbe tenuto allo scuro l’intero circo mediatico evitando accuratamente di farsi vedere tra le strade di Milano e persino a Casa Milan informando il solo Marco Fassone della sua venuta nel capoluogo lombardo. Secondo quanto riferisce La Gazzetta dello Sport il blitz di Li è servito a rassicurare l’ad rossonero e a presentare un nuovo e più dettagliato piano di rientro dal debito stipulato con Elliot (non i 123 milioni con il Milan ma i 180 milioni di euro che Rossoneri Sport dovrà restituire a Paul Singer entro metà ottobre) da presentare alla Uefa nel vertice che si terrà il prossimo 7 giugno a Nyon.

A far storcere il naso alla UEFA infatti ci sarebbe la poca trasparenza relativa al patrimonio del Patron cinese e la poca certezza di continuità aziendale del Milan dopo ottobre, mese in cui Elliot potrebbe subentrare a Yonghong Li nel caso non rientrasse totalmente dal debito stipulato in estate per acquisire la società rossonera. La presenza di Yonghong Li a Milano rappresenta una presa di posizione diretta da parte del presidente del Milan che adesso intende metterci la faccia in modo fattuale per sovvertire una sentenza, quella della UEFA, che sembra già scritta. Intanto i 10 milioni per l’aumento di capitale sono arrivati nelle casse rossonere attraverso Shanghai e non Hong Kong.

Intanto il Milan, attraverso la figura del direttore di Milan TV Mauro Suma,  smentisce che Yonghong Li fosse venuto in Italia per il Milan: «Mr Li e’ venuto a Milano non per il Milan, ma per una serie di incontri per la sua holding di controllo, a tema rifinanziamento e potenziali partners. Questi i motivi della riservatezza. Ha fatto qualche pausa, ma e’ venuto per business 4 giorni: ora è rientrato a Hong Kong». Una nota che probabilmente serve ulteriormente a distinguere il debito di Yonghong Li da quello del Milan, uno dei punti focali su cui si baserà la difesa di Fassone nel prossimo incontro di Nyon.

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