Shevhcenko: «Milan, Maldini e Boban sono garanzia di successo»
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Shevhcenko: «Milan, Maldini e Boban sono garanzia di successo»

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Shevchenko parla del ritorno di Maldini e Boban al Milan. Il Ct dell’Ucraina crede fermamente nel nuovo progetto rossonero firmato Elliott

Intervistato da La Gazzetta dello Sport, Andriy Shevchenko ha così parlato del nuovo Milan targato Maldini e Boban: «Io in questo momento al Milan vedo molta chiarezza. Sono contento per Paolo, per Zvone, e anche per il figlio di Paolo che è stato convocato in prima squadra. Situazione imbarazzante con quel cognome? I Maldini ormai ci sono abituati. Un altro della dinastia in campo più che imbarazzo è una garanzia».

NUOVO STADIO – «Penso stia facendo cose positive, il progetto del nuovo stadio ad esempio. San Siro mancherà a tutti perché è stupendo, ma se tutto andrà per il verso giusto avremo uno stadio più moderno lì vicino. E’ un passo importante per la solidità economica del club. Le cose si costruiscono nel tempo e non parlo soltanto della squadra». 

NUOVA DIRIGENZA – «La mentalità del club non è cambiata, Maldini e Boban sono una garanzia. Faranno bene, Paolo come dirigente sta crescendo. Le aspettative sono tante, ma credo che Paolo e Zvone riporteranno il Milan dove era abituato a stare». 

FUORI DALL’EUROPA«Credo che il club abbia fatto la scelta logica per il futuro. Io sono positivo, vedo un entusiasmo vero, e poi il calcio italiano ha bisogno del Milan. E’ cresciuto tanto, il calcio italiano, Cristiano Ronaldo ha aiutato parecchio a recuperare fascino, ma il Milan è fondamentale per il movimento». 

GATTUSO – «Rino continuerà altrove? Sono certo che accadrà. Rino ha fatto il suo dovere, è cresciuto con la squadra. Ha una strada davanti».

GIAMPAOLO – «Mi pare un tipo con idee forti, come questi dirigenti. Giampaolo è un allenatore che attraverso il gioco può ottenere grandi risultati. Dà un’impronta, è preparato: credo che sia stata una buona scelta. Giochisti o risultatisti? Non basta ottenere soltanto il risultato, ma non basta neppure giocare bene. Una squadra deve avere un’identità, ma soprattutto deve vincere. E’ giusto cercare di offrire un bello spettacolo a chi paga il biglietto, ma la gente vuole vedere vincere. Non credo che i tifosi si divertano quando si perde».

PIATEK E LA NOVE «Andava meritata? E lui se l’è meritata di certo. Il modo in cui è entrato nel Milan, la naturalezza, i gol importanti che ha segnato…è stato un ottimo impatto e ora è giusto che Kris si prenda anche la responsabilità di una maglia così importante. Perché difficile portare certi numeri? Non si tratta solo di indossare certe maglie, la storia del Milan di per sé è bella e insieme difficile da portare sulla pelle. Lo dimostra l’attaccamento dei tifosi: negli ultimi tempi i risultati non sono stati gli stessi, eppure ho visto che a Milanello per il primo giorno di lavoro c’erano migliaia di persone. Un calore incredibile». 

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