Nosotti a Radio Rossonera: «Infortuni? Peccato. Su Mirante e Tata...»
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Nosotti a Radio Rossonera: «Infortuni? Peccato. Su Mirante e Tata…»

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Marco Nosotti è intervenuto a Radio Rossonera parlando di Milan, dagli infortuni alla situazione portieri passando per le prossime partite

Marco Nosotti è intervenuto a Radio Rossonera parlando di Milan, dagli infortuni alla situazione portieri passando per le prossime partite. Le parole del giornalista di Sky.

INDISPONIBILI – «Theo Hernandez è un giocatore importante e sono contento che abbia finalmente trovato la vetrina della Nazionale. Mi spiace per Maignan: finora gli antidolorifici hanno aiutato e aiuteranno anche in seguito ma può essere limitante».

MIRANTE – «Si sta allenando da tempo e vuole l’occasione. È un portiere che sa costruire dal basso, ha esperienza e difende ben e tra i pali però Tata deve avere la fiducia».

EVOLUZIONE DEL PORTIERE – «Gli aggiornamenti dei preparatori dei portieri UEFA e FIFA prevedono l’80-82% del lavoro sulla partecipazione e la costruzione dell’azione. Il portiere sta diventando un giocatore di movimento, ma se para io sono contento».

CALENDARIO – «Questo Milan ci ha fatto vedere, con Pioli in testa, che sa trovare soluzioni. Le prossime partite sulla carta sono abbordabili, però l’Hellas Verona aveva idee di calcio già con Di Francesco anche se aveva problemi di finalizzazione mentre con Tudor sta facendo anche risultati. Il Bologna adesso difende e costruisce a tre, ha un uomo in più in mezzo al campo e ha portato Barrow vicino ad Arnautovic. Bisogna sempre vincere le partite».

PIOLI – «Stefano ha eleganza nel pensiero e nelle relazione, anche se da giocatore non disdegnava qualche scarpata. È un uomo che entra nella testa dei giocatori ed è riuscito a ottenere la fiducia di calciatori importanti. Si vede la sua impronta di gioco. Mi piace anche come usa il trequartista, che sia Diaz o Maldini i quali sono giocatori diversi».

CALCIATORI – «Tomori mi piace, anche se quando gioca a destra va sostenuto. Tonali è il primo centrocampista da mettere, sono gli altri per me che si devono conquistare il posto. Vuole prendersi la Nazionale e se lo merita: può giocare in diversi ruoli. Aspettavo questo salto di qualità. Leao ha continuità, da quella posizione sta facendo bene. Mi piace anche Maignan, lo seguo dalle giovanili del PSG. Diciamo che è il meno francese dei portieri francesi: attento, concentrato e difende bene la porta».

ASCOLTA L’INTERVISTA INTEGRALE SU RADIO ROSSONERA (dal minuto 37:41)

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