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Milan-Lazio 2-1, siamo proprio sicuri di non essere da quarto posto?

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Cutrone

Una vittoria quella di ieri con la Lazio che pone, forse per la prima volta, il Milan sullo stesso piano delle squadre che la precedono in classifica. La rincorsa al quarto posto è davvero così impossibile?

Il successo avvenuto ieri sera contro la Lazio è un incredibile immissione di autostima per il Milan di Gennaro Gattuso che, per la prima volta in campionato, ottiene tre vittorie consecutive e contemporaneamente batte una squadra che la precede in classifica. Il modo in cui è arrivata la vittoria, no non parliamo della rete di Cutrone, è stato inoltre da grande squadra: buon possesso palla, ritmi alti per almeno tre quarti di partita e soprattutto un atteggiamento da squadra matura che,  pur con qualche fatica,  ha tenuto testa a una delle formazioni più in forma dell’intero campionato.

CALABRIA – Decisamente il migliore in campo, Davide Calabria è stato pressoché perfetto ieri sera riuscendo a dominare la propria corsia sia in assetto difensivo che in quello offensivo, suo l’assist a Cutrone, tanto da guadagnarsi per un momento la nomea di “Nuovo Maldini” anche se solo per una partita. Con il terzino destro in questo stato di forma anche il recupero di Andrea Conti appare più rilassato.

CUTRONE – In mezzo alla rinomata crisi da gol degli attaccanti Patrick Cutrone rappresenta l’eccezione come intonato dalla curva Sud ieri sera: «E se gioca Cutrone è gol!». 
Alla decima rete stagionale il ventenne centravanti rossonero si sta guadagnando la fama di attaccante dai gol importanti come avvenuto anche nel derby di Coppa Italia e in Europa League contro il Rijeka.

BONAVENTURA & CALHANOGLU – La nuova asse orizzontale Calhanoglu-Bonaventura è, insieme al tandem di difesa Romagnoli-Bonucci, il più evidente merito riscontrabile all’operato di Gennaro Gattuso. La ritrovata condizione fisica del turco mista al “nuovo” ruolo assegnato a Bonaventura ha instaurato un sistema di sinergie e dinamiche offensive ben più imprevedibile rispetto a quanto emerso sotto la gestione Montella dove la manovra rossonera era obbligatoriamente costretta a passare per i soli piedi di Suso.

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CRESCITA EVIDENTE – Il match di ieri sera contro la Lazio obbliga ad un paragone alquanto forzato con il match dell’andata, finito 4-1 per i biancocelesti, sottolineando come rispetto a quattro mesi fa il Milan oggi sia diventata una macchina ben più rodata anche grazie alla crescita individuale dei nuovi acquisti. La ritrovata spina dorsale composta da gente come Bonucci, Biglia, Kessié, Calhanoglu e Cutrone ha finalmente donato al Milan e i propri tifosi quelle certezze che prima mancavano sottolineando senza alcun dubbio una crescita collettiva che passa obbligatoriamente dal lavoro svolto sul campo ogni giorno a Milanello.

QUARTO POSTO NON È UN’ UTOPIA – Il convincente successo nel derby e il trittico di vittorie consecutive conclusosi con la vittoria di ieri sera a San Siro contro la temibile Lazio di Simone Inzaghi sono le prove più tangibili della forza del gruppo Milan che mai come oggi appare confrontabile a quello delle rose che la precedono in classifica. Dieci punti dall’Inter, attualmente quarta, restano tanti ma con il giusto atteggiamento e la nuova etica del lavoro instaurata senza neanche troppe difficoltà da Gattuso si può tornare a sognare in grande.

 

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