Milan, altro fallimento ma ora si riparte da Romagnoli e Piatek. Per Gigio invece…

Il Milan fuori dalla Champions certifica la conclusione di un’ennesima stagione di transizione per il Diavolo che ora però deve fare i conti con la Uefa

La vittoria inutile di questa sera contro la Spal certifica la fine di un’altra, ennesima stagione di transizione per i rossoneri. La Champions è rinviata ancora per un altro anno ma i tanti investimenti fatti nelle ultime stagioni lasciano un buco nel bilancio difficile da colmare soprattutto agli occhi della Uefa. I rossoneri ora devono rimboccarsi le maniche e, a prescindere da chi sarà al posto di Leonardo e Gattuso, lavorare sulle poche certezze già acquisite del Milan: Donnarumma, Romagnoli, Paquetá e Piatek. Trattenere tutti e tre non è impossibile anche se su Gigio, la vera pietra miliare del terzetto, sono tante le squadre disposte a mettere sul piatto 50-60 milioni per accaparrarsene le prestazioni.

Soldi che permetterebbero al Milan di colmare il gap creatosi dalla mancata qualificazione in Champions attraverso la cessione di un giocatore che non andrebbe sostituito in quanto già presente in rosa Pepe Reina. Un ridimensionamento tecnico probabile ma non devastante per i progetti futuri dei rossoneri che con un’eventuale (e forse senza Champions probabile) cessione di Donnarumma riuscirebbero a poter concentrarsi su altri ruoli realmente da rivoluzionare. Il primo passo però sarà capire chi sarà il prossimo allenatore rossonero e, come detto da Gattuso, fornire a lui giocatori funzionali alle sue idee di gioco. Chi vivrà vedrà insomma ma, da qualsiasi punto la si guardi, il quinto posto di quest’anno è stato un (ennesimo) fallimento.