Grinta&Cuore, ecco perché Gattuso è l’uomo giusto per il Milan – VIDEO

La qualità di Gattuso nel fare quadrato intorno al gruppo è stata già dimostrata in carriera dall’allenatore calabrese

Sono state diverse la frasi pronunciate in conferenza stampa da Gennaro Ivan Gattuso che hanno lasciato ben sperare tifosi ed addetti ai lavori in vista di una futura crescita per quanto concerne i risultati del Milan. L’atteggiamento battagliero e sincero di Gattuso rappresenta quasi l’opposto di quello visto nel corso della gestione Montella apparso spesso quasi remissivo e non totalmente convinto delle proprie scelte.

Ora con Gattuso il Milan vuole partire da alcune certezze già metabolizzate ma, allo stesso tempo, costruirne di nuove. Tralasciando l’ambito tattico, il Milan con Gattuso in panchina vuole riportare il sangue agli occhi nei calciatori che almeno fino a questa stagione non hanno dimostrato l’atteggiamento battagliero che in più di un’occasione ha fatto le fortune della compagine rossonera a prescindere dal valore tecnico di cui dispone (vedi Doha).

Come on Rino! 🔛
Grit and heart! ❤⚫
Grinta e cuore! ❤⚫#weareacmilan pic.twitter.com/XkjKImNPdg

— AC Milan (@acmilan) 28 novembre 2017

Le parole di Gattuso: «La squadra ha qualità, dobbiamo diventare squadra però. Dobbiamo giocare come la Primavera, giocare in maniera quadrata. Quando sbagli c’è un compagno che aiuta, la qualità c’è. La squadra dimostra di saper girare la palla, bisogna essere compatti quando c’è da soffrire. Lo spirito? Quello mi è rimasto, la rabbia e la veemenza a caratteriale c’è. Mi sembra riduttivo che si parla solo di grinta, cuore. Ho studiato, non mi hanno regalato il patentino. Se guardi ogni anno ci sono novità, ci sono colleghi bravi. Bisogna preparare le partite, non si preparano con cuore e grinta. La chiave è quello che c’è a Milanello e forse si è persa, la storia, non dimenticare le regole, le usanze, senso di appartenenza. Per correre durante la settimana si deve prepararsi, il calcio è fatica».

A giustificare e confermare le parole del tecnico rossonero sono state proprio le esperienze fatte da Gattuso a Creta, Pisa e Primavera: tre contesti difficili, per motivi diversi, in cui l’obiettivo era ripartire o, in alcuni casi, non crollare.