Milan, problemi di autostima? Ascolta Thiago Silva

Thiago Silva non ha dubbi nell’affermare che il momento più bello della sua carriera sia stato l’arrivo al Milan

In una bellissima intervista a Globo Esporte, Thiago Silva, attuale capitano del Psg ed ex difensore del Milan, ha così parlato del proprio passato in rossonero: «Il momento più bello degli ultimi 10 anni è stato il mio arrivo al Milan. Era una squadra che potevo solo ammirare in tv. Adoravo quei giocatori, poi di colpo mi ci sono ritrovato in spogliatoio: Nesta, Maldini, Pirlo, Seedorf, Inzaghi…insomma l’intera squadra. Kakà, la colonia di brasiliani, lo stesso Pato… Quando ero bambino avevo il sogno di giocare in Europa in una big, ci sono riuscito. Ero talmente emozionato al mio arrivo a Milanello, che fu Pato ad illustrarmi tutto, a farmi fare il giro del centro sportivo, degli spogliatoi, a fare i primi test medici. E continuavo a guardarmi intorno come un bambino, osservavo le foto delle stelle e dei campioni del passato. Quel giorno mi ha segnato come giocatore. Devo tutto a Leonardo, che ha fatto un grande sforzo all’epoca affinché io vestissi il rossonero».

L’ITALIA E IL CONSIGLIO DI SEEDORF – «Era la mia prima amichevole con il Milan. Stavo cercando di farmi capire con gli altri e arriva Seedorf, che parlava in maniera perfetta il portoghese avendo la moglie brasiliana. Gli chiedo quale potesse essere il miglior consiglio da un veterano come lui, rispose di imparare velocemente l’italiano. Essendo il centrale difensivo, mi disse che avrei dovuto guidare il reparto e dare indicazioni al centrocampo, quindi l’italiano sarebbe stato fondamentale. In quattro-cinque mesi parlavo già la lingua, dopo sei mesi rilasciavo interviste in italiano. È stata una sensazione piacevole, anche perché quando ero bambino ricordo di un torneo in Italia, giocato ad Ancona, nel quale ascoltavo gli avversari parlare italiano e mi piaceva, anche se non lo capivo. Una volta imparata la lingua è stata una passeggiata (ride, ndr). Ora il francese è molto più difficile, sapete? Mi manca ancora tantissimo da imparare ma posso farcela».