Tsadjout a MN24: «Higuain mi impressionava. Idolo? Vi dico chi è»
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Tsadjout a MN24: «Higuain mi impressionava. Idolo? Vi dico chi è»

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Frank Tsadjout, attaccante del Milan in prestito al Cittadella, ha rilasciato qualche dichiarazione ai nostri microfoni

Frank Tsadjout, attaccante del Milan in prestito per questa stagione al Cittadella, ha rilasciato qualche dichiarazione in esclusiva ai microfoni di MilanNews 24. Cresciuto facendo la trafila nel settore giovanile rossonero dai pulcini fino alla Primavera, Tsadjout ha poi giocato l’anno scorso ai belgi dello Charleroi prima dell’esperienza in Serie B, dove sta disputando un’ottima stagione.

Tsadjout, sei alla tua seconda stagione tra i professionisti. Quest’anno in Serie B sei arrivato a 3 gol e con il Cittadella siete in piena zona play-off. Quali sono i tuoi obiettivi sia personali che di squadra da qui a fine stagione?

«Uno dei miei obiettivi di questa stagione era avere la possibilità di mettermi in gioco in maniera totale a livello professionistico. L’anno scorso ho giocato poco, non sentivo di aver avuto un percorso di crescita importante mentre quest’anno ho avuto la fortuna di trovare una società che mi sta dando molte possibilità e quindi voglio continuare a crescere come giocatore. Come collettivo, per noi è importantissimo accedere ai play-off. Questa squadra ha sempre detto la sua nel finale di campionato, vedremo come andrà.»

Hai esordito in prima squadra con il Milan in una sfida di ICC contro il Tottenham. Che ricordo hai di quella esperienza e negli allenamenti di quel periodo quale giocatore osservavi di più per rubargli qualche segreto e movimento?

«Ho avuto questa possibilità, mi aveva convocato Gattuso ed ho giocato l’ultimo quarto d’ora contro il Tottenham in tournèe. Per tutto l’anno seguente mi sono allenato con la prima squadra e devo dire di aver visto grandi giocatori in tutti i reparti. Quello che più mi aveva impressionato, visto anche il ruolo, era Higuain. In campo non ha reso quanto avrebbe potuto, ma quando lo vedevo in allenamento ero affascinato dal suo modo di interpretare il ruolo. In quei mesi con lui ho imparato davvero tanto.»

Da quando giochi nei grandi, facendo un confronto con gli anni nelle giovanili e nella Primavera, in cosa vedi cambiato il tuo modo di giocare?

«La differenza principale è la precisione sui dettagli per essere incisivo in partita. Alcuni movimenti nelle giovanili ti riescono anche se li fai a metà, a questi livelli invece devi essere molto più deciso e dunque c’è bisogno di lavorare in maniera specifica per migliorare le proprie carenze. Questi lavori nel settore giovanile non sempre si ha tempo di farli dato che ci sono altri impegni come la scuola. Quest’anno invece mi sto impegnando molto a livello personale per migliorare le cose in cui ho difficoltà. A livello atletico inoltre sono cresciuto molto, soprattuto grazie all’esperienza in Belgio dove si gioca con molta intensità.»

Riguardo il tuo futuro, hai già avuto modo di parlare con la dirigenza circa la prossima stagione ed un tuo possibile ritorno in pianta stabile al Milan?

«Per il momento non ho ancora parlato con nessuno. Adesso sono molto concentrato sul campo e su questa esperienza che sto vivendo, sono molto entusiasta. Sicuramente poi a fine campionato si avrà modo di parlare ma quello che succederà l’anno prossimo passerà anche da queste ultime partite che restano, quindi cerco di dare il massimo e poi si vedrà.»

Da tifoso rossonero, come giudichi la stagione del Milan fin qui?

«Sicuramente è una stagione entusiasmante che è anche il continuo di ciò che si era visto dopo il lockdown. È una squadra che vince e convince ed è bella da vedere. I tifosi, che negli ultimi anni hanno sofferto e non poco, si meritano una stagione del genere. Nonostante alcune recenti critiche, la squadra ha mantenuto un’identità ben precisa grazie al lavoro di mister Pioli che ha poi permesso di sopperire a diverse assenze. Altre squadre in mancanza di un giocatore del calibro di Ibrahimovic avrebbero subito un tracollo, cosa che al Milan non è successa perchè le basi erano solide. Da tifoso spero continuino così, poi tra qualche partita vedremo nel complesso come sarà andata la stagione.»

Hai parlato dell’importanza di Ibrahimovic, ti piacerebbe un giorno poter giocare con lui e, considerato che sei un attaccante, è lui il tuo idolo o hai anche qualche altro giocatore a cui ti ispiri?

«Penso che giocare con lui sia il sogno di ogni ragazzino. Poi io sono rossonero dalla nascita e sono cresciuto in quel settore giovanile, fin da piccolo mi faceva sognare con i suoi gol. Giocare con lui sarebbe una cosa incredibile ed inoltre migliorerei tantissimo, tutti quei consigli che sta dando ora ai suoi compagni mi piacerebbe riceverli. Negli anni ha affinato quello che è il ruolo della punta, ora ha 39 anni ma sembra più forte di 10 anni fa. Il mio idolo calcistico fin dalla nascita però è Ronaldo il Fenomeno, purtroppo l’ho visto poco dal vivo ma sono andato a guardare tantissimi video di lui su Youtube.»

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