Editoriali

Piatek, l’arrivo di Ibra una salvezza: giocando insieme potrebbe rinascere

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Piatek pronto ad accogliere Ibra, il centravanti polacco vorrebbe restare e giocare con lui per provare a rilanciarsi e a rilanciare il Milan

Piatek osservato e bersagliato speciale soprattutto dopo le ultime gare che hanno di fatto certificato il periodo nero dell’attaccante polacco, se di periodo si possa parlare. Si perchè il centravanti polacco dallo scorso anno non segna più, in questa stagione un solo goal su azione, gli altri tre su rigore, tra gare con pochissime occasioni ed altre “piene” di palle goal mal sfruttate. E pensare che meno di un anno fa, Gattuso in conferenza stampa diceva queste parole: “Sembra Robocop”. Dov’è finito Robocop? Che cosa è successo al fenomeno che trovava la porta da qualsiasi posizione? Dov’è la cattiveria che in poco tempo lo aveva portato in cima alla preferenze dei migliori club d’Europa?

UN AIUTO DALL’ESTERNO- Probabilmente i problemi del Milan di inizio stagione hanno inciso sulle sue prestazioni, alcune prive di tiri in porta. Lo abbiamo detto, con Giampaolo, la squadra ha faticato spesso a creare occasioni da goal che potessero portare il polacco a rendersi più utile di quanto fatto fino ad ora. Con Pioli le occasioni non mancano, a differenza dei goal. Inizialmente si è data responsabilità agli esterni, poi agli interni per le poche verticalizzazioni e poi a tutta la squadra per l’incapacità di portare palloni all’interno dell’area di rigore. Ed ora? Ibra. Dentro lo svedese e fuori il polacco. E se invece giocassero insieme?

CAMBIO DI MUDULO- Due punte: Ibrahimovic e Piatek insieme, con Leao pronto a subentrare. Un ipotetico 4-3-1-2 con i due centravanti insieme ed il trequartista che vedrebbe in Paquetà il primo nome fattibile, nel caso dovesse restare. Ibra potrebbe davvero aiutare Piatek a sbloccarsi, potrebbe davvero essere di grande aiuto, come in passato fatto con altri giocatori che con lui si sono divertiti e distinti per goal e grandi numeri da scudetto.

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