HANNO DETTO
Nocerino si apre alla Gazzetta! Le sue dichiarazioni sul passato al Milan e non solo
Nocerino si apre alla Gazzetta! Le sue dichiarazioni sul passato al Milan e non solo. Segui le ultimissime
Antonio Nocerino, l’ex centrocampista grintoso con un curriculum che spazia tra Milan, Juventus e Palermo, ha aperto l’album dei ricordi in un’intervista esclusiva a La Gazzetta dello Sport. Il racconto dell’ex mediano, noto per la sua combattività in campo, si è soffermato sul profondo legame tra la sua fede e la sua carriera sportiva, prima di rivivere i momenti epici trascorsi con il Diavolo.
Padre Pio, la Fede e le Coincidenze della Carriera 🙏
Il legame tra Nocerino e la religione è un filo conduttore sin dall’infanzia. L’ex calciatore ha rivelato un aneddoto toccante che risale all’età di sette anni: “A sette anni di solito si scrive a Babbo Natale, io invece scrissi a Padre Pio“. Seguendo i consigli della madre, che lo portava spesso a Lourdes, il piccolo Antonio chiese al santo di farlo diventare un calciatore. La risposta fu: “Tu prega e insisti“.
La sua vita è costellata di coincidenze legate a Padre Pio: suo figlio si chiama Francesco in onore di Francesco Forgione (il nome di battesimo del santo), in campo indossava spesso il numero 23 (giorno della morte di Padre Pio) e la chiamata della Juventus per la Serie A nell’estate del 2007 lo colse proprio mentre si trovava al santuario di San Giovanni Rotondo. “La mia vita sportiva è un giro di coincidenze“, ha confessato l’ex centrocampista.
L’Arrivo al Milan e lo Shock con Ibrahimovic 💥
Il capitolo Milan è stato il culmine della sua carriera, con una stagione da undici gol che nessuno si aspettava. Arrivato nello spogliatoio del club meneghino, Nocerino si sentì inizialmente fuori posto: “Vedevo Gattuso, Ambrosini, Van Bommel e gli altri e pensavo ‘ecco, mi mettono nel ripostiglio’. E invece… boom: 11 goal“.
Indimenticabile fu l’approccio con lo svedese Zlatan Ibrahimovic, l’allora attaccante rossonero: “L’approccio con Ibrafu devastante: mi rifilò un’ancata in partitella e volai“. Ma fu proprio grazie a Zlatan che Nocerino trovò la zona gol: “Zlatan era marcato da due giocatori, dietro di lui c’era una voragine. Io mi infilavo lì”.
La Gioia al Camp Nou e il Dolore di Muntari 💔
Il momento migliore della sua carriera è senza dubbio la rete segnata al Barcellona al Camp Nou, con il padre in tribuna. Un gol che, per lui, ha rappresentato la chiusura di un cerchio: “Racchiude da dove sono partito e dove sono arrivato, la sofferenza e le difficoltà. Quel cibo in tavola che ogni tanto mancava. Da Piazza del Plebiscito a quello stadio lì…”.
Il peggior ricordo, invece, è legato all’ormai celeberrimo “gol tolto a Muntari” nel 2012 contro la Juventus che costò, secondo molti, lo Scudetto al Milan: “Impossibile non vederlo. Avremmo vinto di nuovo lo Scudetto“, ha chiosato con amarezza. Il Milan di oggi, con il nuovo allenatore Allegri e il DS Tare, cerca di ritrovare quell’antica gloria.
