Editoriali

Napoli-Milan 2-1, ricomincio da tre domenica o non ci resta che piangere oggi?

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Serie A, Napoli-Milan 2-1. Una partita che deve dare delle risposte certe e definitive senza correre il rischio di nuove sperimentazioni

Termina con una vittoria sofferta ma senza grossissimi patemi per il Napoli il match del San Paolo di stasera contro un agguerrito Milan ancora poco cinico in avanti e incapace di ottimizzare il proprio abbondante quanto sterile possesso palla. Montella decide ulteriormente di mischiare le carte, nonostante le parole riguardanti un’ “identità ritrovata” alla viglia, e siede Ricardo Rodriguez in panchina e spostando Bonaventura terzino (anomalo) riportando così nuovamente Suso nel ruolo, non suo, di seconda punta.

L’avvio è comunque positivo per il Milan che tiene bene il campo del San Paolo ma senza mai realmente impensierire la retroguardia azzurra; Suso, evidentemente spaesato, prova qualche conclusione partendo sempre dalla destra ma quando invece riceve palla in zona centrale la sua prestazione resta impalpabile. Si chiude però nel peggiore dei modi il match dello spagnolo che per infortunio lascia anzitempo il campo negli ultimi minuti del primo tempo.

Prima frazione che si chiude con il gol (confermato dal Var) di Insigne che brucia sul tempo la retroguardia milanista e un colpevole Romagnoli, questione di centimetri a parte il migliore dei suoi.

Nella ripresa è il Napoli a crescere André Silva appare più in palla di Suso ma non si trova a proprio agio con Kalinic che, come nel primo tempo, chiude nell’anonimato. Bene il trittico di centrocampisti Locatelli, Montolivo e Kessié, così come quello difensivo composto finalmente dai presunti titolari in estate Romagnoli, Bonucci e Musacchio ma a deludere sono, oltre gli attaccanti,  soprattutto i cambi operati da Montella nella ripresa: se Abate appare non concentrato e poco lucido sia in fase offensiva che difensiva, è Biglia ad essere disastroso dopo il suo rientro in campo. L’argentino prima perde un pallone velenosissimo a ridosso della propria area e poi spreca malamente l’ultima azione da gol del Milan facendo uscire un orripilante lancio dal proprio destro al minuto 95′.

Napoli-Milan 2-1: Ora il Milan e Montella hanno l’obbligo di tirare delle somme definitive che smorzino eventuali sperimentali sorprese anche in futuro: il Milan, per tornare grande, ha bisogno prima di trovare una “SUA” identità.

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