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Montella ammette di rischiare il posto: «Sono sereno ma non so perché»

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Vincenzo Montella in conferenza stampa al fianco di Riccardo Montolivo ha ammesso: «Non sono incosciente, so che occorre migliorare i risultati»

Vincenzo Montella parla in conferenza stampa alla vigilia di AEK-Milan: «Noi abbiamo il dovere di onorare le competizioni, domani sera vogliamo consolidare il nostro primo posto nel girone e in campionato credo che abbiamo ancora margine per poter recuperare, abbiamo perso diversi punti è vero e quelle davanti stanno andando fortissimo ma, come è già successo in passato, questa tendenza si possa invertire». 

NUOVO CICLO – «Il nuovo ciclo è nato diversi mesi fa con una campagna acquisti che ha l’ambizione di riportare in alto la gloria del Milan dopo 5 stagioni molto negative. Abbiamo passato un periodo difficile ma la squadra la stra affrontando con maturità e voglia di crescita. I risultati, come dice Fassone, sono importanti ma credo sia da considerare anche il come vincere». 

ESONERO – «Il mio futuro? Sono sereno anche se non so perché. Non sono incosciente, sono un allenatore che sa i rischi del mestiere, che sente la fiducia della dirigenza ma sa anche che occorrono i risultati». 

RISPETTO ALL’ANDATA – «Che l’avversario è ostico e che il Milan nei singoli è superiore. Dopo quella partita il Milan sa muoversi meglio sia in fase di possesso che di non possesso. Domani probabilmente ci saranno interpreti diversi».

BONUCCI – «È un valore per il Milan e lo sarà anche in futuro. Dall’esterno si ha una percezione diversa. Magari questo stop gli ha fatto bene, è giustificabile criticare il giocatore, ma a livello assoluto credo sia illogico perché crediamo fortemente nel giocatore».

Al fianco di Vincenzo Montella c’è Riccardo Montolivo ,simbolo della trasmigrazione da un progetto societario e tecnico ad un altro, che domani tornerà nuovamente in campo dopo quasi 90 giorni.
Dietro le spalle di Montella (idealmente) ci sono una sfilza di tecnici e traghettatori pronti, Gattuso il più indiziato, a subentrare nel caso di ennesimo fallimento. Da giugno (o anche prima) però l’obiettivo sembra chiaro: portare Antonio Conte in rossonero.

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