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Montella a mente fredda: «Ho dormito poco e male, occorre una reazione»

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Il giorno dopo la sconfitta contro la Lazio, Vincenzo Montella ha analizzato a mente fredda la gara e pensato ad un cambio di modulo

Intervistato da MilanTv il giorno dopo la brutta sconfitta subita contro la Lazio, Vincenzo Montella ha così parlato a mente fredda della brutta prestazione di ieri pomeriggio allo Stadio Olimpico:  «E’ stata una brutta sconfitta, abbiamo dormito poco e male. Però credo che si possano trarre degli spunti individuali e crescere come squadra e individualmente anche nell’approccio alle partite. Qualcosa di positivo c’è stato anche durante la partita. Analizzandola e rivedendola abbiamo perso meritatamente, ma abbiamo avuto soltanto – e dico soltanto, rispetto al risultato – 15 minuti in cui abbiamo staccato completamente la spina tra il primo e l’ultimo gol, tra il primo e il secondo tempo e questa è stata la nostra più grande mancanza. Avevamo iniziato la partita in maniera netta e così come lo è stata a metà del secondo tempo. Poi gli ultimi 15 minuti c’è stato un arrembaggio, anche se sterile, da parte nostra».

NIENTE REAZIONE – «Si risolve con il tempo, con il lavoro e con un pizzico di umiltà in più. Sono cose visibili, sicuramente la voglia non è mancata da parte dei calciatori. E’ mancata un po’ di fiducia ed inerzia. Su questo ci dobbiamo lavorare. Noi veniamo da due mesi in cui abbiamo fatto tantissimi acquisti e, soprattutto, abbiamo ricevuto tutti dei complimenti e continuamente. Questo evidentemente ci ha distratto un po’. Può essere fisiologico. Adesso abbiamo capito che il calcio italiano è questo, che bisogna soffrire. E che non sempre si può provare a giocare meglio degli avversari. Conta di più la sostanza».

L’APPROCCIO – «La squadra ha iniziato la partita con un’autorevolezza impressionante rispetto alla difficoltà della gara. Manca la mentalità in termini di capire il tipo di partita, anche all’interno della stessa gara. Dobbiamo imparare a soffrire e a essere un po’ più pratici».

ERRORI TATTICI – «Quando si perde mi piace analizzarmi e capire dove posso aver sbagliato o dove avrei potuto fare di più e ieri ci sono stati tanti elementi dove avrei potuto fare di più. Sicuramente l’ultimo segmento è quello tattico, perché non credo molto nel modulo. Nell’atteggiamento potevo riuscire a farmi intendere un po’ di più».

DIFESA A TRE – «Noi dovremmo imparare ad essere polivalenti e a imparare a cambiare anche in corsa. Non lo ricordano tutti, forse, ma noi abbiamo già giocato a tre dietro con altri interpreti in Europa League. Romagnoli c’era, che è l’unico centrale difensivo mancino dei 6 che abbiamo in rosa e sicuramente era già era programmata la possibilità di riproporre la difesa a tre qualora ci fosse stata la possibilità di provarla in allenamento».

EUROPA LEAGUE – «Mi aspetto una reazione mia e della squadra. Lo dobbiamo a noi stessi, alla società e ai tifosi. Non farei un dramma più di quello che è necessario. Veniamo da una pessima figura. Voglio vedere un atteggiamento di fiducia. Voglio vedere la fame necessaria per giocare a certi livelli».

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