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Milan, lavoro costante a centrocampo: tra tante idee spunta quella di Pellegrini

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Si continua a lavorare contro il tempo a casa Milan, Higuain e Caldara non bastano, serve un centrocampista, anche in prestito

« Il mercato chiude il 17. Al 90% siamo coperti, cominciamo ad essere tanti e il club deve anche sfoltire. Forse si può fare qualcosa a centrocampo». Partiamo proprio dalle parole di Gattuso espresse alla vigilia della gara con il Barcellona per ribadire un concetto fondamentale ed in termini di tempo ancora attuabile. Il mercato chiude fra pochi giorni, il doppio affare Higuain-Caldara non deve però ingannare: al Milan serve un centrocampista per chiudere un mercato fino a questo momento buono ma ancora incompleto. Molto probabilmente per arrivare in tempo all’affare servirà una formula simile a quella trovata con l’argentino, ovvero un prestito oneroso (stavolta a cifre più basse) e un diritto di riscatto che in realtà si tratta solo di un acquisto rimandato. Andiamo a vedere quelli che sono i contatti più caldi in questi giorni bollenti, soprattutto dal punto di vista meteorologico. Il primo è Adrien Rabiot con il quale si tratta soprattutto con la mamma agente, il secondo è Mateo Kovacic, non più al centro dei progetti del Real Madrid e vecchio pupillo di Leonardo. Kovacic del quale abbiamo parlato ampiamente nei giorni precedenti (LEGGI QUI).

ATTENZIONE A PELLEGRINI- Ad alimentare le voci di mercato e a stimolare l’entusiasmo rossonero spunta un altro nome, ovvero  quello di Lorenzo Pellegrini della Roma. Il centrocampista classe 1996 è valutato dal club giallorosso fra i 35 e i 40 milioni di euro, nonostante ad inizio mercato fosse attiva una clausola rescissoria da poco più di 25 milioni di euro. Secondo quanto riportato da Tuttosport, per il club giallorosso Pellegrini non sarebbe incedibile e in caso di affondo deciso da parte del Milan, le parti potrebbero anche imbastire una trattativa. Fra Leonardo e Monchi ci sono tante idee in ballo fra cui anche quella della Roma di provare a portare Suso dalla parte di Di Francesco.

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