Milan, errori arbitrali? Qualificazione persa contro il Betis

Pesa e brucia l’eliminazione dall’Europa League, rigori a parte, il Milan ha avuto 6 partite a disposizione per andare avanti

Gattuso al termine della partita con l’Olympiakos ci mette ovviamente la faccia e a fatica riesce a trovare parole che non siano banali, come di solito accade in determinate circostanze. Milan, come Inter e Napoli,  Ancelotti dopo Liverpool di martedì sera diceva “c’è mancato un pizzico di buona sorte” (parafrasando alcuni colleghi). Per fortuna Gattuso non si rifà alla sfortuna o alla Cabala ma analizza con grande lucidità soprattutto il tanto contestato episodio del rigore: «Faccio fatica ad analizzare questa partita. L’arbitro ci ha penalizzato ma non deve essere una scusante, dobbiamo analizzare perché non l’abbiamo vinta. Andavamo dentro come il burro, dove volevamo ma facciamo le cose senza convinzione. Non facciamo male. Potevamo chiudere subito questa partita, e avere difficoltà solo sui calci piazzati. Noi questo lo subiamo sempre. Pensare di aver preso tre gol in questo modo contro l’Olympiakos mi dà fastidio. Non meritavamo di uscire, siamo più forti di questo Olympiakos».

UN PUNTO CON IL BETIS- Tra andata e ritorno (casa e trasferta) i rossoneri con gli spagnoli hanno ottenuto un solo punto contro una squadra settima nel proprio campionato. Il pari in trasferta ci può anche stare ma la sconfitta in casa è forse oggi il vero motivo dell’eliminazione dall’Europa League, girone che si chiude con 10 punti su 18 a disposizione, contro 3 squadre decisamente alla portata, per essere eufemistici. Nel girone della Lazio il Francoforte (quinto in Bundesliga) ha fatto 18 punti con Lazio appunto, Marsiglia ed Apoel. Colpa dell’arbitro? Se fai 10 punti su 18 in un girone del genere non può essere colpa del direttore di gara o di un rigore. Se invece è il penalty a determinare il tutto è indice di un enorme vuoto alle spalle, causato dai pochi punti messi insieme fino a quel momento e su questo Gattuso ha ragione.