Milan, Caressa su Higuain: «Ha tanto cuore, senza la sua emotività non sarebbe lui»

L’espulsione di Higuain fa ancora tanto discutere addetti ai lavori e non. Oggi intanto è arrivata la stangata per l’argentino: due turni di stop. Fabio Caressa ha provato ad analizzare l’episodio

Il sangue ribolle ancora nelle vene di tutti i tifosi rossoneri per l’episodio di domenica sera. L’espulsione di Higuain nel match contro la Juventus ha fatto fin da subito, e continuerà ancora, discutere addetti ai lavori e non. L’episodio concerneva una protesta giudicata troppo eccessiva nei confronti dell’arbitro per un dubbio fallo fischiatogli contro. Nella giornata di oggi intanto è arrivata la decisione ufficiale del Giudice Sportivo, che ha condannato Higuain a due giornate di squalifica, costringendolo quindi a saltare, oltre alla trasferta con la Lazio, anche la gara contro il Parma. Sui fatti di domenica sera è intervenuto oggi Fabio Caressa, noto giornalista e opinionista, che negli studi di Sky Sport 24 ha commentato così:

«Se uno nasce tondo non muore quadrato. Per quanto si possa lavorare su sé stessi, il proprio modo di essere esce. Higuain è così, è una persona di cuore, che mette l’emotività in campo. Se non avesse questo secondo me non sarebbe Higuain. Questo è il rovescio della medaglia di quello che lo ha fatto diventare un campione. Nei momenti decisivi questa emotività andrebbe incanalata e lui dovrebbe farlo affidandosi a degli esperti. La sua intelligenza agonistica nella visualizzazione del risultato è sbagliata. I grandi campioni visualizzano quello che devono fare. Le sue visualizzazioni non sono corrette. Credo che su questo si possa lavorare, alcuni giocatori hanno fatto un grande lavoro su questo, come Signori che riuscì a incanalare in maniera diversa la sua visualizzazione e intelligenza agonistica. Se fossi nel Pipa, penserei di compiere un percorso di quel tipo. La visualizzazione di quello che deve avvenire in campo è fondamentale per i campioni, Higuain perde la strada quando deve focalizzare l’obiettivo finale. Senza questo, Higuain potrebbe essere il migliore attaccante al mondo».