Mancini: «Europeo? Vi racconto come è andata»
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Mancini: «Europeo? Vi racconto come è andata»

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Roberto Mancini, ct dell’Italia, ha parlato in collegamento durante il Festival dello Sport. Le sue dichiarazioni

Roberto Mancini, ct dell’Italia, ha parlato in collegamento da Coverciano durante il Festival dello Sport di Trento. Le sue parole.

POST SPAGNA – «L’atteggiamento non è stato sbagliato. La Spagna gioca benissimo tecnicamente, da 20 anni. Sapevamo che avrebbero avuto un po’ di dominio nel possesso palla ma il primo tempo poteva chiudersi sull’1-1. L’espulsione ha condizionato la partita, la Spagna è la peggiore squadra da affrontare con un uomo in meno. Questa partita ci deve dare la forza e la consapevolezza che siamo una grande squadra. Ci sono delle partite che vanno storte, ma dopo 37 partite si sa che sarebbe accaduto».

ITALIA TURCHIA – «Parole? Non me le ricordo, ma eravamo convinti di potere fare qualcosa di speciale. Il nostro pensiero era quello di vincere, con un mese lunghissimo e un sacco di problematiche da affrontare, ma sapevamo di avere un buon gruppo».

SLITTAMENTO – «Lo slittamento è stato importante, perché tanti ragazzi più giovani hanno potuto giocare di più con il club. Quell’anno lì ci ha dato maggiore possibilità, hanno potuto giocare di più e Locatelli è l’esempio, io pensavo di portarlo al Mondiale, ma si sono accorciati i tempi e ci ha fatto piacere. Berardi? Sì, può darsi. Poi quell’anno lì ha fatto benissimo ed è stato un giocatore molto importante per noi».

MERET UNICO A NON SCENDERE IN CAMPO – «Ho pensato…magari in finale se siamo 3-0 lo metto per qualche minuto. Mi spiace non averlo fatto scendere in campo contro il Galles ma avevo finito i cambi. Era importante per tutti dare almeno una presenza all’Europeo, era importante far sentire tutti partecipi».

CHIESA – «S0lo un problema di condizione, Berardi stava un po’ meglio ed era partito titolare lui a Roma. Sapevamo che sarebbe stato importante, così come tutti i ragazzi entrati dalla panchina».

ITALIA BELGIO – «Non ho mai avuto dubbi di ritoccare la squadra, durante un Europeo un po’ di fatica si fa. Sapevo che quella con il Belgio sarebbe stata una grande partita, il problema dell’eliminazione diretta era la prima. Già alla seconda cambia»

RIGORI CONTRO LA SPAGNA – «Sono stati tutti molto coraggiosi, eravamo arrivati alla semifinale, avevamo l’ultimo sforzo per arrivarci. Non è semplice tirare un rigore, dopo 120 minuti, alla sesta partita del campionato d’Europa. Sapevamo chi potessero essere i rigoristi, poi subentra il momento, la certezza di essere tranquilli. Chi va può anche sbagliarlo. La nostra fortuna è stata avere il migliore portiere del mondo, in questo momento».

ABBRACCIO VIALLI – «C’era tutto in quell’abbraccio. Ritrovarsi lì a rappresentare la nostra nazione in un momento difficile di tutti. Abbiamo dato una gioia incredibile a tutti gli italiani, è stata una emozione particolare e molto bella. L’emozione è stata tanta in quel momento».

BALOTELLI – «Con Mario ho passato tanti anni, sono vaccinato (ride ndr). Mario ha 31 anni, dipende da lui. Le porte della Nazionale sono aperte a tutti».

LUCCA – «Per domenica per noi è importante perché dobbiamo rimanere nelle prime sette del ranking per la qualificazione al Mondiale, vediamo le situazioni fisiche. Tante volte avremmo dovuto chiamare calciatori più giovani, ma anche l’Under21 deve qualificarsi nel proprio girone. A malincuore li lasciamo, anche solo inserirli nel gruppo fa migliorare, anche se alle volte è difficile. Le partite sono pressapoco negli stessi giorni, ci sarà occasione sicuro».

BELGIO FRANCIA – «Beh, forse in questo momento siamo le migliori quattro d’Europa. Ieri c’erano calciatori che han fatto la storia del calcio negli ultimi dieci anni».

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