Investcorp irritata con Elliott: tre motivi dietro l’ultimatum per la cessione del Milan

Investcorp irritata con Elliott: tre motivi dietro l’ultimatum per la cessione del Milan. Ora il fondo del Bahran vuole una risposta definitiva

Come riportato da La Gazzetta dello Sport Investcorp ora pretende risposte da Elliott. La trattativa per l’acquisizione del Milan ha subìto un improvviso rallentamento proprio in vista del traguardo.  L’accordo era stato trovato su una base di un miliardo e centottanta milioni di euro. Poi, però, sono filtrate alcune voci che hanno addirittura messo in dubbio la chiusura dell’operazione. Secondo queste voci, Investcorp si sarebbe messo alla ricerca di partner (banche o altri investitori) per coprire la cifra pattuita e nel frattempo sarebbero scesi in campo altri possibili acquirenti (come RedBird), con l’intento di spingere Elliott a cambiare idea. 

Nelle ultime ore, dopo alcuni giorni di riflessioni e di attesa, Investcorp ha così deciso di dare un ultimatum a Elliott. Non viene fatta trapelare una deadline, ma l’irritazione di Alardhi è certa così come la decisione di arrivare rapidamente a una definizione della trattativa: sì o no, ma senza ulteriori perdite di tempo. 

Investcorp tiene inoltre a precisare tre punti; il primo riguarda la modalità di acquisizione: il fondo non sta cercando partner per chiudere l’operazione, la smentita in tal senso è decisa. Investcorp vuole andare fino in fondo da solo perché ha tutto il denaro che serve per l’acquisto del Milan. E queste voci differenti hanno fortemente sorpreso Investcorp che comincia a pensare che si tratti di una mossa strategica. Il secondo motivo di irritazione riguarda l’apertura di trattative alternative con lo scopo di ottenere una cifra più alta da un altro potenziale acquirente o di spingere Investcorp ad alzare ulteriormente la propria offerta. E il terzo punto riguarda proprio lo sviluppo della trattativa. Investcorp lavora da molti anni nel campo degli investimenti e delle acquisizioni e per la prima volta si è trovato spiazzato dal cambio di linea della controparte al momento delle firme.