HANNO DETTO
Gimenez Milan, Allegri difende il suo attaccante in conferenza stampa: parole nette sul messicano
Gimenez Milan, Allegri difende il suo attaccante in conferenza stampa: parole nette sul messicano. Le ultimissime notizie
In un momento in cui l’attacco del Milan fatica a trovare la via della rete con continuità, e con il dibattito sul ballottaggio tra Santiago Gimenez e Christopher Nkunku sempre acceso, il tecnico Massimiliano Allegri ha preso le difese del suo attaccante messicano in conferenza stampa.
Nonostante le critiche e la frustrazione mostrata in panchina dopo la prestazione opaca contro il Pisa, Allegri ha voluto ribadire la sua fiducia in Gimenez, minimizzando l’impatto di una singola gara negativa: «Non è che con la Fiorentina entra e fa bene allora deve giocare. Poi col Pisa non fa una buona partita e allora deve essere tenuto fuori. Uno è bravo o non è bravo».
Il tecnico livornese ha respinto la logica del giudizio immediato basato sull’ultima performance, un approccio che, a suo dire, non è costruttivo per la crescita di un giocatore. La fiducia del mister è totale, anche se Gimenez non ha ancora trovato la rete in campionato: «Domani può cambiare tutto in un attimo. Santiago sta facendo bene, lavora molto per la squadra».
Allegri ha sottolineato le qualità e il contributo tattico dell’attaccante, che, pur non segnando, è fondamentale per il lavoro sporco e il pressing alto. La sentenza finale del tecnico è rassicurante e diretta, un messaggio chiaro all’ambiente e, soprattutto, al giocatore stesso: «Gimenez è un bravo giocatore, i gol li ha sempre fatti e li farà anche al Milan».
La dichiarazione di Allegri è anche un modo per tutelare l’investimento fatto dal DS Tare sul giocatore e per richiamare la pazienza necessaria nel valutare i nuovi acquisti. L’allenatore, quindi, non cederà alle pressioni e continuerà a gestire il Milan con la sua filosofia: fiducia nei singoli e rotazioni ragionate, pronto a rischiare l’utilizzo di Gimenez o Nkunku domani contro l’Atalanta, a prescindere dai giudizi affrettati. La Serie A aspetta solo il suo risveglio realizzativo.
