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Gattuso non si tocca, il tecnico ha battuto la concorrenza di Conte

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Gennaro Gattuso è stata l’unica conferma operata da Elliott rispetto alla precedente gestione, con lui il Milan ha un passo da Champions

Il successo contro la Roma nell’ultima giornata di campionato ha ridato entusiasmo all’ambiente milanista chiamato all’ennesimo “Anno zero” dopo la ristrutturazione avvenuta nella precedente estate sia sotto l’aspetto tecnico che dirigenziale. La fine dell’era Yonghong Li-Fassone e la quasi totale rivoluzione della precedente campagna acquisti firmata da Massimiliano Mirabelli ha portato al Milan di oggi: una squadra che risulta essere coperta in quasi tutti ruoli (fuorché un vice-Biglia) e con un attacco decisamente più performante grazie all’aggiunta in rosa di Gonzalo Higuain. Una squadra stravolta in parte dall’arrivo di Elliott e la coppia Leonardo-Maldini ma che può vantare una linea di continuità rispetto al recente passato grazie alla figura di Gennaro Gattuso. Il tecnico calabrese, nonostante un luglio di “repulisti” operato dalla nuova proprietà, non è mai stato in discussione. L’ottima seconda parte di stagione scorsa aveva già lasciato vedere come Gattuso potesse essere il timoniere giusto per il Diavolo che, con il calabrese al comando, ha totalizzato meno punti solo di Juve e Napoli.

Il passo falso compito proprio contro i partenopei all’esordio stagionale aveva inizialmente fatto storcere il naso ma la grande mole di occasioni e l’ottima gara disputata da quegli elementi finiti sulla graticola (vedi Biglia) ha permesso al Milan di vincere e convincere, anche se all’ultimo minuto, contro la Roma nella settimana successiva. Un successo importante anche perché ottenuto contro una diretta concorrente a lottare per i primi quattro posti e che ha messo in evidenza alcuni limiti dovuti ancora alla non totale sinergia di movimenti in fase propositiva della squadra ma anche tanti lati positivi a partire dalla prestazione di Higuain e dei subentrati Castillejo e Laxalt. Tutto merito della gestione dello spogliatoio operata da Gattuso che, qualora ce ne fosse stato bisogno, si riconferma uomo di calcio e grande motivatore un po’ sulla scia di quell’Antonio Conte che la scorsa estate sembrava poter insidiarlo. Tra le novità che il tecnico calabrese ha portato a Milanello c’è anche il simpatico utilizzo di soprannomi che Gattuso ha affibbiato a quasi tutti gli elementi della rosa come ad esempio Suso “Jesus”, Kessié  “Franck”, Higuain “Pipta”, Abate “Skippy”, Musacchio “Animale” e José Mauri è “Nano”. 

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