Editoriali

Elliott è già ad un bivio: fare plusvalenza o ridare dignità al Milan?

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Il Milan di Elliott si trova già ad un bivio: continuare nella politica dei giovani e delle plusvalenze o provare a recuperare la dignità

Dopo la gara di oggi a Bergamo contro l’Atalanta il Milan di Elliott si trova già ad un bivio: continuare la politica dei giovani e delle plusvalenze o ridare dignità ad una squadra che non subiva un’umiliazione come quella di oggi da anni?

Il fondo americano, e Boban ha indirettamente confermato, ha scelto la propria politica: puntare sui giovani, ad ogni costo. Il risultato però è ad oggi sempre più drammatico: i giocatori che si sono valorizzati sono pochi (Donnarumma, Romagnoli e Theo Hernandez) mentre il resto del gruppo vede scendere la propria valutazione quasi di partita in partita; in più gli obiettivi stagionali dopo il 5-0 di oggi sono stati doverosamente accantonati per lasciare spazio ad un’esigenza ben più importante e elementare: ridare dignità al Milan.

Quello che è stato è stato, come detto da Pioli oggi, ma il mercato di gennaio non può assolutamente vedere il Milan ritagliarsi il ruolo della mera comparsa: Ibrahimovic o no, a questa squadra servono giocatori forti (vecchi o giovani non importa) in grado di alzare il valore tecnico desolante di una squadra che sta sprofondando nel “nulla cosmico” rappresentato dai vari Suso, Calhanoglu e Kessié. Sì, perché il Milan di oggi è lo stesso che ieri riceveva le lodi degli addetti ai lavori con la sola differenza che questo pomeriggio al Gewiss stadium mancava Theo Hernandez, l’unico giocatore (insieme a Donnarumma) realmente all’altezza della maglia che indossa.

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