Allegri e la panchina cortissima contro il Pisa: il tecnico effettua solo due cambi. Effetti della mancata Champions League? E a gennaio…

Allegri, nella gara di ieri sera tra Milan e Pisa, ha potuto effettuare solo due cambi a causa della panchina molto corta: effetti della mancata Champions?

La deludente prestazione del Milan contro il Pisa, che ha portato a un pareggio casalingo (2-2), ha messo in luce non solo problemi tattici e di performance individuali, ma anche una limitata profondità della rosa a disposizione di Massimiliano Allegri.

Allegri, la panchina cortissima e i pochi cambi

L’analisi di Gazzetta.it ha sottolineato come la panchina Rossonera fosse «corta, anzi cortissima». Oltre ai due portieri di riserva, Terracciano e Pittarella, i giocatori di movimento disponibili erano pochi e tra questi figuravano: Nkunku, Tomori, Athekame, Odogu e Sala.

Non a caso, Allegri ha effettuato due soli cambi nel corso della partita, sintomo della difficoltà nel trovare alternative di pari livello o in grado di incidere significativamente sul match. Questo scenario si è rivelato problematico specialmente nel secondo tempo, quando il Milan avrebbe avuto bisogno di maggiore freschezza e qualità per riprendere in mano la gara dopo essere andato in svantaggio.

Gli effetti collaterali della mancata Champions League

Secondo il quotidiano sportivo, la panchina risicata e la mancanza di alternative pronte sono da considerarsi gli «effetti collaterali della mancata qualificazione alla Champions League».

La mancata partecipazione alla competizione europea più prestigiosa ha, infatti, comportato una riduzione del budget disponibile per il mercato estivo, costringendo la società a operare con maggiore cautela e a non coprire adeguatamente ogni ruolo con doppie opzioni di alto livello.

Se da un lato il recupero di giocatori come Nkunku è fondamentale, la dipendenza da pochi titolarissimi in una stagione lunga e con la pretesa di lottare per lo Scudetto è un rischio che il Milan dovrà gestire con attenzione nei prossimi mesi. La necessità di «un paio di rinforzi a gennaio», già richiesta da Allegri, appare ora ancora più pressante.