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Tare: «Andar via dalla Lazio sarebbe stato sbagliato, una scelta d’amore»

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Tare torna a parlare del Milan in relazione al periodo in cui la società rossonera avrebbe voluto ingaggiarlo come direttore sportivo

Tare si racconta in una lunga intervista rilasciata al Corriere dello Sport, nella quale torna a parlare, sempre con molto garbo ed eleganza, dell’interesse del Milan nei suoi confronti, relativa al periodo precedente l’insediamento di Maldini: «Stiamo cercando di portare la società dove merita di stare. Quando vado all’estero mi accorgo che la Lazio è ancora un nome importante. Prima di andare via da qui ci penserò sempre molto bene, so di aver creato qualcosa di bello, insieme a tutti. Il rinnovo annuale di Inzaghi? La sua volontà era di firmare per più di un anno, alla fine è stata una scelta giusta per tutte le partite».

SUL MILAN – «Cosa ho provato quando Sacchi mi ha chiamato per farmi i complimenti? Amavo il suo calcio e ricevere i suo complimenti mi ha inorgoglito».

SU BOBAN E MALDINI – «Zvone lo conoscevo. E’ stato un mio idolo, lui sa il motivo. Paolo lo conoscevo da giocatore e ho avuto modo di conoscerlo meglio. E’ una persona esemplare. Ho toccato con mano l’atto di amore che hanno compiuto. Anche la mia è stata una scelta d’amore. Ho capito che andare via dalla Lazio sarebbe stata una cosa sbagliata. Ho deciso con il cuore, non per soldi».

SU MILINKOVIC – «Se fosse partito sarebbe arrivato Yazici, ma c’era anche un altro nome. Sergej è uno dei migliori al mondo. Se può valere 100 milioni? Ci sono giocatori che hanno un mercato a parte. Milinkovic ha un contratto importante, verrà allungato di un anno, con gli equilibri giusti. Non devono essere stravolti, sono piccole cose che fanno la differenza». 

 

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