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Suso, un’altra prova in bianco: è ora di cambiare!

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Suso nel peggiore dei modi, ci si aspettava la svolta da parte dell’esterno spagnolo ed invece è arrivata un’altra prova deludente

Suso protagonista del Derby milanese, non con goal ed assist ma con una prova incolore, l’ennesima di una stagione storta ed ormai quasi al fondo. Smarrito, lento e prevedibile, l’esterno spagnolo è apparso abulico e molto lontano sul piano della forma rispetto alla prima parte di stagione. Eppure quando le telecamere lo hanno inquadrato poco prima del fischio d’inizio, nello sguardo appariva determinato, serio e concentrato. Invece ancora una volta stiamo a parlare di una prova insufficiente che si ripercuote anche sul resto dell’attacco perchè con Calhanoglu sacrificato a dar man forte in difesa, è lui che dovrebbe servire il compagno polacco, anche lui perso nei meandri dell’area di rigore avversaria, senza vedere un pallone giocabile.

CARESSA- A questo proposito Fabio Caressa si è espresso durante il Club di Sky, parlando proprio delle difficoltà di Piatek in relazione al gioco di Suso: «Suso è un po’ che è sottotono…un po’…da più di due mesi. A me da l’impressione di essersi intestardito con tutti questi movimenti da una parte e dall’altra che mandano fuori tempo la squadra e soprattutto Piantek. Con tutti questi contromovimenti non si arriva a niente».

CASTILLEJO- A Gattuso piace evidentemente il “non gioco” dello spagnolo perchè di questo si tratta, di un non gioco che non può essere figlio soltanto della scelta tattica difensivista del tecnico rossonero. Chiaro è che giocando così bassi diventa difficile trovare lo spunto interessante per rendersi davvero pericolosi ma la sensazione riscontrata è che al tocco di ogni pallone manchi proprio quella cattiveria necessaria a sfondare la difesa e guadagnare il fondo. Nemmeno Castillejo ce l’ha nelle proprie corde ma è sicuramente più dinamico, più ritmato e forte di una condizione fisica migliore, tanto da svegliare la squadra al momento del suo ingresso anche se ormai è troppo tardi ed è anche sfortunato in occasione del rigore. Risultato? Deve giocare lui a destra, sperando che Gattuso l’abbia capita, ovviamente senza volergli insegnare niente.

 

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