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Sconcerti esalta Gattuso ma ammonisce il Milan

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Consueta analisi di Mario Sconcerti il lunedì mattina l’indomani della giornata di Serie A: il suo commento sul Milan, dentro e fuori dal campo

Il Milan centra, seppur un po’ a fatica, la quinta vittoria consecutiva in campionato, archiviando così la doppia sfida persa contro l’Arsenal che è costata l’eliminazione dall’Europa League. I rossoneri superano 3-2 il Chievo che ha messo decisamente paura alla squadra di Gattuso ma Cutrone e André Silva hanno spostato l’ago della bilancia a favore del Diavolo. Il commento di Sconcerti sul Corriere della Sera è pro-Gattuso ma viene posto un quesito sul debito della società: «Il Milan intanto continua a vincere. Non contano i modi, sono i punti che vanno a fare squadra. Il Milan è oggi completamente dentro la corsa per la Champions. Si parla semmai troppo del suo rifinanziamento dimenticando a mio avviso il debito. È quello che pesa, non se qualcuno lo coprirà. Il Milan (e il suo proprietario) sono indebitati per circa il 50% del valore del club. Chi coprirà questo debito? Credo che Berlusconi lo sapesse. Sono anch’io per Gattuso come Mirabelli. È stata una vera sorpresa. Non è facile guidare il Milan come se fosse un grande Milan. Gattuso è stato per ora il miglior prestito ottenuto dalla società. Perché semplice, onesto, fratello di chiunque».

Le parole di Sconcerti aprono un dibattito: se su Gattuso c’è l’unanimità del tifo rossonero (e anche della dirigenza) che crede il lui, sulle vicende extra-campo c’è ancora massimo riserbo e poca chiarezza. L’obiettivo principale è il rifinanziamento del debito con Elliott e tale resta fino a che non si trovi un istituto bancario che soddisfi e che accetti le richieste rossonere.

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