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Morata in tribuna e Higuain scontento: il punto della situazione

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Scambio Morata-Higuain: i giocatori firmerebbero domani, le società ci riflettono ma l’ultima parola l’avrà comunque la Juventus

Continua giustamente a tener banco in casa Milan la questione relativa alla mancanza di reti e soprattutto al digiuno di Gonzalo Higuain che ormai ha abbondantemente superato i due mesi. Anche questo pomeriggio a San Siro contro la Fiorentina la prestazione del Pipita è stata scialba e priva di picchi complice anche una condizione fisica non ottimale (problemi alla schiena) e una fornitura di palloni giocabili a dir poco scadente. Non è un segreto che il numero 9 rossonero stia soffrendo particolarmente la crisi di gioco del Milan, come testimoniato dalle espressioni disperate ad ogni errore o mancato assist di un compagno, e il suo futuro in rossonero appare tutt’altro che scontato anche in vista del riscatto che il Milan dovrebbe operare e che ammonta a 36 milioni di euro. Una cifra importante soprattutto se aggiunta ai 18 del prestito oneroso e ai 9 milioni a stagione percepiti dal Pipita. Da Londra invece chi al Milan ci vorrebbe venire di corsa è Alvaro Morata, anche oggi messo in tribuna da Sarri al Chelsea, il centravanti spagnolo è intrigato dall’idea di tornare in Italia e di giocare al fianco di Patrick Cutrone (che considera proprio Morata il suo idolo indiscusso) e vorrebbe quanto prima mettersi alle spalle la disastrosa avventura in Premier League.

Se si dovesse tener conto solo della volontà dei due giocatori allora lo scambio Higuain-Morata si potrebbe forse già definire concluso ma a complicare l’affare c’è la Juventus che, detenendo la titolarità del cartellino del Pipita, ha una forte voce in capitolo. La volontà del club bianconero è ovviamente quella di trovare la soluzione che possa valorizzare al meglio Higuain ma anche un club che sia disposto in un modo o nell’altro a riscattarlo la prossima estate. Dall’altro lato Morata è stato acquistato due estati fa dal Chelsea per 75 milioni di euro, un’operazione sicuramente non riconducibile alla voce dei “buoni affari fatti” da Abramovich in sede di calciomercato. Il centravanti spagnolo al Chelsea ha realizzato 22 reti e 6 assist in 69 partite disputate, un bottino decisamente povero soprattutto se paragonato alla media realizzativa delle precedenti avventure a Real Madrid e Juventus. Siamo perciò proprio sicuri che far cambiare contesto a due giocatori in crisi sia la strada migliore per risolvere i loro rispettivi problemi? Questa è la domanda che Leonardo e Maldini si stanno ponendo in queste settimane e che probabilmente accomuna anche i dirigenti di Chelsea e Juventus interessati a far rendere il Pipita e Alvaro al meglio. Certo la differenza anagrafica tra i due è importante: Morata ne ha 26 mentre Higuain 31 suonati, ma i numeri dei due giocatori in carriera non sono neppure paragonabili con l’argentino, miglior marcatore in attività del calcio italiano, che surclassa il proprio corrispettivo ispanico. Eppure oggi la difficoltà a trovare la via della rete accomuna entrambi. Perciò questo scambio Higuain-Morata si farà? Nì.

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