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Montella: «Domenica scarichi mentalmente, Marra scelta inevitabile»

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Vincenzo Montella

Così Vincenzo Montella ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Rijeka

È un Montella sereno e tranquillo quello che ha parlato a Milanello prima della seconda sfida d’Europa League contro il Rijeka:

«Tutto fa parte del gioco, sono determinato e sereno e particolarmente equilibrato. Sono state ore impegnative, ho pensato molto a tutte le cose. Alleno una squadra gloriosa e ho il desiderio di allenarla. Sono sicuro che imboccheremo la strada giusta».

STATO D’ANIMO – «Ho voglia di dimostrare passione e determinazione, ringrazio Fassone e Mirabelli che mi sostengono e mi lasciano libero, la società è forte e sono fiero di allenare il Milan. Ho capito che nelle difficoltà riesco a dare il meglio di me stesso, ho subito 13 operazioni da giocatore e mi sono rialzato. A Firenze ho svoltato con la Juventus partendo sotto 0-2, l’anno scorso a Doha abbiamo vinto e svoltato. Le critiche sono esagerate ma questo fa parte del gioco».

MARRA – «Non era lui il problema, nel percorso professionale ci sta che ci possano essere divergenze. Sono emerse divergenze che non mi sono sentito di supportare, è un fratello per me ma ho dovuto fare questa scelta per salvare anche i suoi fratelli. Non è lui il capro espiatorio, non c’era più sintonia».

RIJEKA – «Siamo desiderosi di giocare per dimostrare di avere fame di vincere. Oggi iniziamo a prepararla, è una squadra pratica e fisica a discapito della tecnica. Serve una partita di temperamento, è diversa a quella contro l’Austria Vienna».

EUROPA LEAGUE – «Con la Sampdoria abbiamo dimostrato di essere scarichi mentalmente, era la quinta ogni tre giorni. Quanti sono i giocatori abituati a giocare ogni 3 giorni? Richiede una preparazione, una forza mentale di un certo tipo. Noi non ne abbiamo tantissimi, devo lavorare sul ripristino delle energie mentali ed abituarsi a questo nuovo calcio. Ogni partita ti toglie energie, è successo questo e su questo bisogna intervenire. Penso che ci possano essere difficoltà ma il punto su cui bisogna migliorare è quello».

MARRA E LA TEMPISTICA – «Non posso andare oltre a ciò che ho già detto, gli voglio bene ed è nato con me professionalmente. Ci sono dei momenti che a volte se non c’è la stessa visione diventa inevitabile. Non c’era l’energia giusta».

PALETTA – «Gabriel ha avuto un comportamento esemplare e lo ringrazio, devo ancora valutare, domani dovrà esserci una squadra competitiva e non ho ancora deciso la formazione».

TIFOSI – «Sto imparando a capire il tifoso rossonero, ha dimostrato passione e fiducia. Ci può essere un attimo di delusione ma non vorrei essere frainteso, vogliamo cambiare un trend ma la mentalità si crea con il tempo. Siamo ad un punto dalla Champions League, siamo in vantaggio nel tempo e siamo in corsa per tutto. Ci sono cose da migliorare ma sono prevedibili».

NUOVO PREPARATORE – «Sto aspettando una risposta dal mio preferito, non ho ancora deciso. Mi sento preparato sulle metodologie, qualcosa deve cambiare quando non arrivano risultati. Non rinnego nulla, è una decisione faticosa ma bisogna voltare pagina».

SAMPDORIA – «Qualcosa abbiamo sbagliato a livello mentale, c’è bisogno di ripristinarsi velocemente per tornare al nostro livello. Nessun alibi ma ci deve essere sacrificio e voglia, qualcuno deve essere sostenuto più di altri ma siamo tutti nella stessa direzione».

BEL GIOCO – «Ho un’esperienza discreta ma creare una mentalità quando ci sono tanti profili nuovi è più difficile. Richiede più tempo ed è più difficile, qui son 10 anni che non si vince ma ci arriveremo presto».

SCOSSA MARRA – «Ho imparato che negli ultimi anni una notizia non si può nascondere. Ho preferito darla io che farvi sbizzarrire per poi dare interpretazioni diverse. A me non turbano le critiche, ho letto di più di quando le cose fanno bene. Mi avete stimolato in maniera positiva. Due incidenti ci possono stare, è da capire perché è successo e si va avanti così. Sono sereno e lucido ma anche coraggioso, in questi giorni di tempesta sono orgoglioso di essere sereno ed equilibrato».

ROMA E INTER – «Sono partite impegnative, sono possibili e probabili scontri diretti. La Roma e l’Inter non sono sereni di giocare con noi e pensino di vincere facile, è bene che arrivino e si usi la prova per crescere nel percorso. Ho percepito stima da parte della società, il destino di un allenatore è rapportato ai risultati ma non è sempre così. Mi sento la fiducia, fa parte del mio lavoro».

AMALGAMA – «C’è grande predisposizione, dobbiamo crescere in questo senso. Se cancellassimo la prestazione scialba con la Samp non staremmo parlando di questo. Si è soggetti all’umore del momento, ho voglia di correre e stare sul campo. Non buttiamo tutto a mare, il pensiero di squadra c’è».

MARRA – «La società mi sostiene nelle scelte del mio staff, mi dà carta bianca e mi sento fortunato in questo. Quella futura e questa è totalmente mia».

CAMPAGNA ACQUISTI POCO FUNZIONALE AI PROGETTI – «Si dicono tante cose, che non sono uno che urla e che non si fa capire. Non devo recitare in panchina, mi lego alla campagna acquisti. È stata importante e chiara, abbiamo preso giocatori vincenti, pronti e potenziali campioni. Sono funzionali ma c’è un adattamento, la squadra crescerà nel tempo perché è fatta di ragazzi giovani anche a livello patrimoniale. Quando faccio una formazione non penso a quanto sia stato pagato Bonucci o Cutrone».

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