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Milan ultimi minuti al cardiopalma: come Lecce avrebbe potuto essere fatale

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Nessun tifoso rossonero ha dimenticato, seppure con la sosta nazionali a calmare gli animi, gli ultimi minuti di Lecce-Milan con quel tiro da centrocampo di Piccoli entrato in porta e annullato per un pestone poco distante. Cosa sarebbe accaduto, ai giocatori e a Pioli, però, se quel pallone fosse stato convalidato?

I migliori siti scommesse sportive, elencati su SitiScommesse, non hanno dubbi: è il Milan favorito sulla Fiorentina nello scontro del 25 novembre, nel primo turno disponibile dopo la sosta per la Nazionale. Pronostico favorevole, quindi, anche perché il Milan è messo meglio in classifica e sembra, effettivamente, più in forma dei viola un po’ sbiaditi degli ultimi tempi. Ma cosa sarebbe accaduto se, nel turno precedente, quel tiro di Piccoli da centrocampo, che aveva sorpreso Maignan dalla lunga distanza, fosse stato convalidato? La dirigenza avrebbe apportato modifiche all’assetto tecnico (come da tempo chiede una frangia del tifo organizzato) o la bella partita di Champions contro il Paris Saint Germain è stata una dimostrazione di forza sufficiente a placare le voci di esoneri e modifiche all’assetto in campo?

La partita contro il Lecce è stata, per molti versi, emblematica di un certo Milan degli ultimi anni che, nonostante i siti scommesse online lo diano sempre in lotta per lo scudetto, perde quota con partite non all’altezza della sua fama. Anche la partita contro i giallorossi era iniziata più che bene: il Milan era in vantaggio di due gol, aveva avuto parecchie opportunità di segnare il terzo, sembrava in pieno controllo della situazione. Ma, quando il Lecce, in 4 minuti del secondo tempo, ha pareggiato i conti, la squadra è crollata come ferita a morte. Saltati gli schemi, e i nervi di qualcuno, i rossoneri sono sembrati stanchi, poco lucidi, in attesa del fischio finale. Ed è stato in quei momenti che, con un colpo a sorpresa, Piccoli ha segnato un gol bellissimo, annullato per uno scontro di gioco anche piuttosto ambiguo a esser sinceri. I siti scommesse italiani, dunque, fanno bene a considerare il Milan tra le squadre più forti ma a quale prezzo questa forza potrà essere, davvero, decisiva a fine stagione?

Milan: tanti giovani e qualche problema di comprensione

Al di là delle notizie di mercato che affibbiano sempre qualche nuovo giocatore al Milan (vedi Dia a gennaio), il Diavolo ha fatto una campagna acquisti sontuosa comprando ottimi giocatori in tutti i reparti. Parliamo di gente come Loftus Cheek (probabilmente il migliore in campo, con Leao, nella sfida di Champions contro i francesi), di Pulisic, di Okafor, di Musah, di Reijnders e molti altri. Sono tanti, sul serio, e sono difficili da gestire in alcuni momenti: tutti giovani, di nazionalità differenti, che provengono da campionati differenti, e che devono ancora ambientarsi nel calcio italiano.

Ovvio, il Milan ha acquistato tanto ma ha anche perso punti di riferimento come Tonali, Rebic, Origi, Brahim Diaz, Dest, ecc. Una rivoluzione in atto, quindi, che ha bisogno di tempo per assestarsi. I tifosi, però, non hanno mai voglia di perdere, non hanno pazienza, sanno quali sono le qualità della squadra e vorrebbero sempre vederla al top. La partita di Champions, dopo qualche prestazione opaca, ha dato nuova linfa al tifo rossonero, ha mostrato il vero volto di un team che ha fame di vittoria. Peccato ancor di più, dunque, per il dannoso pareggio di Lecce, che avrebbe potuto essere ancor più pesante con quegli ultimi minuti allo sbaraglio. Al Milan manca la volontà di essere spietato, quello che ha reso famoso il Milan di Sacchi prima e di Capello poi, quello che rende un gruppo immortale. Aspettiamo, infine, qualche bel successo rotondo, la rivincita contro l’Inter e un cammino europeo che sia degno di nota, ancora più bello di quello già intenso dello scorso anno. Con buona pace dei detrattori perché, a volte, la felicità sta nel percorso di cambiamento e non solo nello scopo dello stesso.

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