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Milan, sentenza Uefa benevola: Elliott e Gazidis assicuratori per il futuro

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Dopo mesi di tira e molla l’Uefa si è espressa definitivamente sulle sorti del Milan. La pena non è così pesante e con l’aiuto di Gazidis sarà tutto più agevole

Il Milan e l’Uefa, una storia infinita. Ci ricordiamo tutti l’inizio di quella che poi è diventata una vera e propria telenovela: estate 2018, la misteriosa gestione cinese, rappresentata da Fassone e Mirabelli, attira le attenzioni dell’orogano europeo, che da quel momento in poi non ha più tolto dalla lente d’ingrandimento i conti del Diavolo. Il culmine del monitoraggio è arrivato la scorsa settimana, con la definitiva sanzione: multa di 12 milioni di euro, restrizioni alla rosa per le prossime competizioni europee (solo 21 da iscrivere alle liste Uefa) e break eaven da raggiungere entro 2 anni e mezzo (30 milioni di perdite). Una punizione, tutto sommato, che poteva essere molto più severa. Il Milan infatti può stare molto più tranquillo di quello che le voci maligne e preoccupate indicano: le fondamenta per la ripresa infatti sono già state costruite.

LA GARANZIA ELLIOTT – Innanzitutto da quest’estate i rossoneri possono contare su una nuova e affidabile proprietà, Elliott, grazie alla quale si è riusciti a evitare la pena di espulsione dall’Europa League inflitta sotto la terribile gestione di Yonghong Li. Il fondo americano rappresenta una garanzia per la rifondazione generale delle finanze del club di via Aldo Rossi e l’Uefa stessa si fida ciecamente della famiglia Singer, tanto da arrivare ad ammettere che la decisione sulla sanzione, con Elliott fin dall’inizio alla guida del Milan, sarebbe stata diversa. Per quanto riguarda poi l’aspetto economico, i 12 milioni di multa sono già stati accantonati e iscritti come perdita nel bilancio già approvato.

UNA PENA BENEVOLA – Quindi non graveranno sui prossimi esercizi. Considerando invece la sfera sportiva, un limite più considerevole lo costituisce il numero ridotto di giocatori (21) iscrivibili alle competizioni Uefa per due anni. Sarà infatti obbligatorio azzeccare con precisione chirurgica ogni operazione di mercato. E’ andata però peggio ad altre squadre, che a questa limitazione hanno dovuto abbinare l’obbligo di dover avere sessioni di calciomercato in equilibrio. Passiamo ora in rassegna il capitolo “conti”: il Milan è obbligato a raggiungere entro i prossimi tre bilanci il pareggio delle finanze, previsto dal Fair Play Finanziario, con un rosso che non potrà superare i 30 milioni.

IL MAGO GAZIDIS – I rossoneri potranno perciò gestire le spese di mercato a proprio piacimento, con la consapevolezza che andranno adottate tattiche di prudenza e oculatezza. In tal senso allora risulterà fondamentale la figura di Ivan Gazidis, nuovo amministratore delegato del Diavolo. Il re dei fatturati infatti dovrà attivarsi fin da subito per aumentare esponenzialmente i ricavi dei rossoneri. Ciò sarà possibili in primo luogo con il necessario ritorno in Champions League, e successivamente con l’aiuto di nuove, preziose sponsorizzazioni. Anche in questo caso il controllo avverrà solo nel 2021 e perciò Gazidis avrà tutto il tempo per impostare la rifondazione del Milan.

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