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Milan, la difficoltà di tornare grande

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Il derby di ieri sera ha evidenziato sicuramente la superiorità dell’Inter nei confronti del Milan. I rossoneri però non sembrano disposti al salto di qualità

Perdere un derby all’ultimo respiro brucia, è innegabile. L’errore che questa volta non si può commettere è quello di dare la colpa alla sfortuna o a chissà quale disegno avverso del fato. Il campo infatti ha parlato chiaro per 90 minuti e questi minuti hanno svelato un’unica, chiara certezza: al Milan di vincere questa partita non è importato più di tanto.

UNA SCONFITTA MERITATA – Iniziamo quindi con un’iniziale e doverosa ammissione: l’Inter ha ampiamente meritato di vincere questo derby. Nel post partita Gattuso ha provato a salvare qualche aspetto della prestazione rossonera e in parte ha anche ragione: il Diavolo infatti ha saputo soffrire unito e compatto per quasi tutta la partita la grande fisicità e insistenza della compagine di Spalletti, cosa che spesso e volentieri era mancata nelle uscite precedenti. Quello che però è inaccettabile è la totale mancanza di uno spirito guerriero, di una voglia di proporre gioco, di contrastare gli avversari e di cercare di opporre una manovra di gioco.

MILAN ANNULLATO DA SE’ STESSO – In sintesi è mancata totalmente la voglia di vincere. Ciò per cui il Milan si è positivamente distinto fino ad ora è sempre stato il bel gioco, le manovre avvolgenti e la tremenda facilità di fare gol all’avversario. Lo stesso Icardi a fine match si è detto sorpreso dell’approccio rossonero alla partita: «Mi aspettavo un Milan più cattivo in qualche situazione, ci hanno preso qualche volta in contropiede e basta». C’è da fare una premessa: l’Inter è più forte del Milan, ha più esperienza, più coraggio, più fisicità e più sicurezza dei propri mezzi. Questo sicuramente ha influito sulla partita e ha impedito Gattuso e giocatori di proporre il gioco a cui ci avevano abituati. La triste realtà però è che il principale motivo dell’annullamento della manovra rossonera è il Milan stesso: Gattuso ha impostato una partita di grande attenzione tattica, copertura delle linee, difesa sulle palle inattive e in ciò gli vanno fatti i complimenti perché la missione l’aveva quasi portata a termine.

LA PAURA DI TORNARE GRANDE – Il rimpianto però non è il risultato, bensì i 90 minuti di gioco, nei quali il Milan siamo sicuri avrebbe potuto e dovuto dare molto di più. L’Inter aveva diversi punti deboli e l’avvolgente manovra rossonera, se applicata con coraggio e insistenza, avrebbe messo in seria difficoltà i nerazzurri. I rossoneri non sono la squadra migliore del campionato, ma hanno una qualità non indifferente e questo aspetto viene troppe volte sottovalutato soprattutto dai giocatori stessi. La mentalità si conferma quindi il problema numero uno di questo Diavolo, che ha troppa paura di tornare grande.

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