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Leao, quale la reazione del portoghese dopo il confronto con Allegri allo Stadium? Nessun caso ma il portoghese deve dimostrare questa cosa

Milan News 24

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Leao, il confronto con Allegri negli spogliatoi dello Stadium rientra nelle normali dinamiche col tecnico livornese ma il portoghese deve svoltare

Il rapporto tra Rafael Leão e Massimiliano Allegri è giunto rapidamente a un punto di tensione, ma il giornalista Luca Bianchin analizza su La Gazzetta dello Sport i motivi e le prospettive di questa situazione. L’episodio di confronto tra l’allenatore e il giocatore, sebbene non piacevole per Rafa, rientra nelle dinamiche tipiche delle squadre di Allegri, un tecnico noto per la sua schiettezza e per la sua abilità nel plasmare i talenti.

Bianchin sottolinea l’importanza di non essere “ingeneroso” nel giudicare le recenti prove di Leão contro Napoli e Juventus. Il portoghese, infatti, era reduce da un mese e mezzo di stop per un problema al polpaccio e non poteva certo essere al top della forma. Tuttavia, la questione principale che ne definisce la carriera resta l’approccio: “La sua storia però dice che il tema dell’approccio è centrale. Il 10 da sempre accende e spegne, non ha continuità”. Questo è il bivio decisivo per il suo futuro: affermarsi come campione o rimanere un talento “forte ma incompiuto”.

L’Impatto Del 3-5-2 E La Nuova Concorrenza

Il contesto tattico del Milan è profondamente cambiato rispetto al passato. Nel modulo 3-5-2 di Allegri, c’è spazio per un solo attaccante di ruolo al fianco di Christian Pulisic. Leão è ripartito come stella della squadra, ma ora deve fare i conti con una concorrenza che non ha mai avuto a questi livelli.

La coppia di rivali formata da Santiago Gimenez e Christopher Nkunku è giudicata “insidiosa” da Bianchin: Gimenez offre la “grinta per tre” che si sposa bene con il credo di Allegri, mentre Nkunku garantisce “colpi da giocatore di alto livello”. Per la prima volta, Leão deve conquistarsi il posto in una squadra che esige sacrificio e consistenza. Tutti nel Milan, dall’allenatore al DS Igli Tare, desiderano un Rafa “maturo, attivo, sempre decisivo”, ma il destino è nelle sue mani.

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