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Higuain-Icardi, il rossonero ha già vinto la sfida a distanza

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Gonzalo Higuain in queste prime uscite del Milan ha già convinto l’ambiente rossonero. Sull’altra sponda di Milano Icardi continua a deludere

L’ultimo calciomercato ha regalato a Gennaro Gattuso un tassello importante per rinforzare la rosa. Gonzalo Higuain si è subito adattato all’ambiente rossonero e, per quanto visto finora, non ha deluso le aspettative dei tifosi. Sui media è iniziata già la sfida a distanza tra il Pipita e Mauro Icardi, capitano dell’Inter e simbolo dei colori nerazzurri. Tuttavia, questo confronto a distanza travalica le pagine dei giornali per coinvolgere anche il ruolo da titolare nella Nazionale Argentina.

NUMERO NOVE – Il nuovo corso dell’Albiceleste prevede cambiamenti anche in attacco. I deludenti Aguero, Di Maria e Messi potrebbero non essere più sicuri del posto da titolari. Si prospetta l’inserimento, o meglio il re-inserimento, di Icardi, Higuain e Dybala nella selezione sudamericana. Proprio per questo motivo la sfida a distanza tra i due bomber potrebbe decretare chi sarà il prossimo centravanti in nazionale.

DERBY – Il Pipita nella partita contro il Napoli ha giocato sulla soglia della sufficienza anche a causa del mancato supporto della squadra. Poi contro la Roma ha dato il meglio di sé con un assist al bacio per Patrick Cutrone, un gol annullato e tante giocate utili per i compagni. Sull’altra sponda del Naviglio Icardi ha deluso contro il Sassuolo e contro il Torino e ha saltato il match contro il Bologna rimanendo ancora a secco in campionato.

SFIDA – Sulle pagine di Tuttosport, il direttore di Telelombardi Fabio Ravezzani ha duramente criticato il capitano dell’Inter: «Il confronto tra Icardi e il contributo al gioco di Higuain è spietato, tutto vantaggio di Gonzalo, come dimostra la partita con la Roma. Icardi non solo non ha segnato finora, ma s’è visto poco o niente. Gran delusione per uno che viene definito dalla moglie-manager oggetto del desiderio non solo suo (le crediamo sulla parola) ma dei principali tre club europei (attendiamo ancora prove in merito)». Insomma, il tanto declamato numero 9 nerazzurro forse non è proprio sui taccuini degli operatori di mercato di mezza Europa. Forse il vero top player veste sì la maglia numero 9. Ma del Milan.

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