Guizzardi: «Milan e Bologna sorprese in negativo e in positivo. Occhio a Destro» - Milan News 24
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Guizzardi: «Milan e Bologna sorprese in negativo e in positivo. Occhio a Destro»

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Ci prepariamo a vivere e commentare la gara di domani sera tra Milan e Bologna con il redattore di 1000cuorirossoblu Giacomo Guizzardi

Giacomo Guizzardi, redattore di 1000cuorirossoblu.it, ha risposto alle domande della redazione di MilanNews24 alla vigilia del delicato match di domani sera a San Siro tra Milan e Bologna:

Milan-Bologna arriva in un momento alquanto insolito, le due squadre sono attualmente appaiate al settimo posto in classifica con i medesimi punti: all’indomani della chiusura del calciomercato avrebbe messo la firma per avere gli stessi punti dei rossoneri dopo 15 giornate?

«»In realtà sono uno che tende a non fare troppi calcoli sulle altre squadre; posso però dirti che non mi aspettavo una partenza così a rilento dei rossoneri, anche se così tanti acquisti (e il conseguente stravolgimento di tanti fattori e sistemi di gioco) si sapeva avrebbe impiegato tempo per consentire un rodaggio adeguato. D’altro canto posso anche dirti che non mi aspettavo una partenza così buona del Bologna, capace di mietere vittime importanti e di dare fastidio a squadre “di livello” con prestazioni eccellenti. Sarà una gara molto interessante tra due compagini che si giocano molto, soprattutto a livello di testa

Il Milan viene da una serie di risultati negativi e da un cambio d’allenatore che al momento non sembra aver dato gli effetti sperati. In che condizione arriva invece il Bologna? Crede che le motivazioni nel match di domenica sera possano fare la differenza e chi ne avrà di più?

Il Bologna sta bene, ha vinto contro la Samp alla penultima, nell’ultimo turno ha pareggiato contro il Cagliari in casa un match che andava vinto proprio per legittimare la vittoria contro la Doria ma così non è stato. E’ un Bologna che non ha grosse ambizioni, nel senso che si piazza ampiamente sopra le squadre che lottano per salvarsi e ancora un gradino sotto quelle che si giocano l’Europa: sta alla finestra, osservando, imparando e chissà, già dalla prossima stagione, sperando di poter fare quel passettino in più che gli manca.

Donadoni è stata una bandiera del Milan ma, paradossalmente, nonostante sia uno degli ex rossoneri più esperti in panchina non ha mai testato quella rossonera. Bologna è un palcoscenico adatto al tecnico? Crede sia pronto a fare li salto di qualità?

Sono un grande estimatore di Roberto Donadoni e, in questi due anni pieni di guida tecnica (tre campionati) non ho mai avuti dubbi su di Lui (eccezion fatta per lo scivolone contro il Cittadella di quest’estate che, però, sembra abbia caricato a dovere la squadra). Io penso davvero che Bologna sia fatta per Donadoni e Donadoni sia fatto per il Bologna, nel senso che se si vuole creare un progetto serio e a lungo termine Lui è l’allenatore giusto, capace di creare il giusto mix di giovani e giocatori esperti in grado di navigare al meglio in Serie A. Ed è per questo che credo che possa essere Bologna il suo salto di qualità.

L’infortunio di Di Francesco, uno dei più positivi in questo inizio di stagione, ha avuto ripercussioni sul gioco di Donadoni? Crede che con Di Francesco il Bologna avrebbe potuto avere maggiori chance a San Siro?

L’infortunio di Di Francesco, uno dei giocatori più in forma del Bologna in questo primo scorcio di campionato ha, di fatto, aperto un nuovo scenario, anch’esso positivo: ha ritrovato il campo Mattia Destro, a Verona il ritorno, che ha dimostrato di saper lavorare molto bene con Rodrigo Palacio. Nella sfortuna di aver perso un giocatore così importante siamo “caduti sul morbido”, avendo recuperato un giocatore che sembrava essersi perso. Quando l’esterno figlio d’arte rientrerà siamo sicuri che Donadoni saprà che fare di tutta questa abbondanza offensiva, della quale era sempre stato privo, non avendo mai avuto, nelle scorse stagioni, alternative di livello.

Poli ha giocato per tre anni nel Milan ed è sempre stato apprezzato da tifosi e staff tecnico per la propria abnegazione, nonostante degli evidenti limiti tecnici rispetto ai compagni nel ruolo. Ora come trequartista sembra aver trovato la sua giusta collocazione, come giudica questo primo scorcio di esperienza di Poli al Bologna?

Una dolcissima sorpresa: sempre pronto a mettere una pezza, a rincorrere l’avversario del compagno di reparto, alle volte fin troppo generoso (stiamo iniziando a capire, partita dopo partita, che sembra avere un minutaggio che non supera i 65/70 minuti), motivo per il quale si trova a corto di fiato già all’inizio della seconda frazione. E’ stato un acquisto importantissimo da parte di Bigon, una tipologia di giocatore che al Bologna mancava e del quale necessitava in maniera importante: sia dal punto di vista tattico in campo, sia perché può aiutare quei giocatori più giovani a crescere sotto determinati aspetti. In realtà, se non nel ritiro estivo a Castelrotto, non è stato mai provato in quel ruolo, semplicemente perché Donadoni ha dovuto abbandonare la strada del 4-2-3-1 dopo l’infortunio di Falletti. Penso infatti che come mezzala possa rendere al meglio, sia in fase di costruzione che, soprattutto, in fase di chiusura e ripartenza.

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