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Giampaolo: «Molte cose positive, risultato relativo»

Milan News 24

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Giampaolo ha parlato dopo il match con il Benfica, togliendo peso al risultato in sè ma dando maggiore importanza al gioco visto in campo

Giampaolo ed i primi risultati, negativi si ma con molte note positive sottolineate dallo stesso tecnico a Milan Tv al termine della gara per per 1-0 contro il Benfica: «Il risultato, uno a zero di qua, uno a zero di là non è che cambia, se la squadra non avesse cercato di interpretare un pensiero allora quello si che sarebbe stato un problema, non il risultato in sè, non cambia nulla. Invece ho visto per buona parte, almeno per 50-60 minuti un’idea di gioco, uno star di là, un tener allineato un riequilibri la palla, un palleggiare, un cercar soluzioni più offensive su linee geometriche, la squadra mi è piaciuta in tante cose e poi so che c’è da lavorare e metterne a posto tantissime altre, continuare a lavorare su questa idea».

BUONO L’ATTEGGIAMENTO IN CAMPO- «Mi è piaciuto lo spirito, la squadra non è stata attendista, non ha corso all’indietro ma ha corso in avanti, poi ci sono stati momenti in cui bisognava correre indietro…poi lì si attivano anche altre situazioni, dobbiamo abituarci a vedere una squadra che non difende con undici giocatori nella propria metà campo e quindi fai grande densità ma un’idea di difender di là ma poi può capitare che sbagli anche qualche aggressione e devi tornare indietro».

RISULTATO RELATIVO PER GIAMPAOLO- «Poi ci sono tutta una serie di attivazioni sulle quali bisogna lavorare ma la squadra mi è piaciuta al di là del risultato, avessimo perso 4-5 a zero dico “si, abbiamo commesso tanti errori, c’è da rivedere tante cose” (ride n.d.r). Invece no, c’è stata, hanno fatto bene fino a quando ne abbiamo avuto». 

PRESSIONE CON CORSE LUNGHE- «Le corse son lunghe, devono diventare un po’ più corte ma perchè dobbiamo fare meglio alcune altre cose ma l’idea è quella lì, abbiamo fatto meglio rispetto all’ultima partita, entrambi le fasi, anche quando la squadra perdeva la palla, abbiamo fatto meglio e siamo stati più ordinati perchè l’ordine difensivo è figlio dell’ordine offensivo, secondo me. Quindi abbiamo fatto un passo avanti rispetto all’ultima partita sul piano del gioco, del giocar la partita e non farsi giocar dalla partita».

I RAGAZZI SEMBRAVANO DIVERTIRSI- «Io sostengo che se ti diverti corri anche con maggior piacere, se non ti diverti sei sempre dietro agli avversari e fai il doppio della fatica, poi ti diverti di più se vinci e noi dobbiamo vincere ma adesso dobbiamo costruire i presupposti per vincere. I presupposti sono lavorare in questa direzione migliorandoci, integrandoci sempre meglio, curando i particolari, questo fa la differenza».

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