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Gattuso: «Non darò mai le dimissioni, non sono io il problema»

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Gattuso ha parlato in conferenza stampa al termine del match con l’Atalanta. Di seguito le dichiarazioni rilasciate dal tecnico rossonero

SULLA PARTITA-«Con la dirigenza ci siamo detti che i risultati non sono positivi, ho dato le mie spiegazioni anche se è una cosa risaputa, parliamo spesso di quanto accade. Della partita mi sono piaciute molto cose, in questo momento gli episodi ci stanno condannando, sulla punizione di Gomez abbiamo portato quattro uomini. Ci dobbiamo svegliare, abbiamo creato tanto, l’Atalanta ha sofferto come non succedeva da tempo. Poi vengono fuori le nostre magagne, fatichiamo a coprire e questo è uno dei problemi».

STATISTICHE NEGATIVE- «La squadra ha la sua forza nel pressing, oggi abbiamo cambiato qualcosa, oggi sui contrasti sapevamo che l’Atalanta poteva crearci dei problemi, oggi abbiamo fatto una buonissima partita anche se in questo momento non basta, bisogna capire che dobbiamo diventare squadra il più velocemente possibile».

ASPETTO MENTALE- «La fragilità non è arrivata con Gattuso, dobbiamo lavorare sulla compattezza, dare la sensazione di essere un blocco unico. La squadra mi sta dando di più sulla costruzione del gioco che sulla compattezza». 

IL RITIRO- «Continueremo ad allenarci in vista del 27, dobbiamo capire che abbiamo delle responsabilità nei confronti di tutti, soprattutto dei tifosi che ci vengono a vedere, a tratti sembriamo una banda, ci mancano solo gli strumenti, in allenamento non è così. Tutto quello che stiamo facendo non basta e dobbiamo essere noi ad uscire dal momento negativo».

L’INTER- «Ci giochiamo tanto, in questo momento tutte le partite le affrontiamo con grande rispetto, tutte le partite sono importanti, i giocatori non avrebbero mai pensato di trovarsi in questa situazione che sicuramente non aiuta, con l’Inter ci giochiamo tanto e dovremo lavorare per passare il turno».

PRESENTE E FUTURO- «Faccio io le scelte, in questo momento sento grandissima responsabilità. Non darò mai le dimissioni, io sono a disposizione della società. Due cose: nessun problema nei confronti delle scelte della società, non voglio dare la sensazione di fare giochetti strani, i giocatori inoltre devono fare quello che dico io».

 

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