Editoriali

Elliott, senza soldi a giugno se ne andranno in otto

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Elliott: Maldini e Massara hanno fatto quel che hanno potuto con risorse scarse, Pioli ha fatto il resto del miracolo

Una toppa di qua, una di là. Paolo Maldini e Frederic Massara hanno fatto quel che hanno potuto con risorse scarse, Pioli ha fatto il resto del miracolo portando il Milan in alto. Elliott, che ha risanato il bilancio rossonero negli ultimi anni, è chiamato a dare altre risposte.

Il Fair Play Finanziario comincia ad essere un alibi che non regge, soprattutto per un colosso con un patrimonio da 4 miliardi dollari. La famiglia Singer ha avuto in pugno veri e propri stati grazie a prestiti milionari, le norme Uefa (del resto bistrattate da sceicchi e miliardari) non possono rappresentare un ostacolo.

A giugno si arriverà ad un punto di non ritorno: Milan potenzialmente con entrate da qualificazione in Champions League, stadi (si spera) verso la riapertura, squadra da alta classifica. A quel punto senza investimenti la rosa verrà decimata.

Donnarumma, Calhanoglu, Manduzkic e Ibrahimovic hanno il contratto in scadenza tra quattro mesi, mentre Tomori, Dalot, Diaz e Meitè sono solamente in prestito. In altri termini, il Milan si ritroverebbe senza portiere e attaccanti, oltre che senza trequartisti e difensori fondamentali (i rossoneri partono già da un buco a sinistra come vice Hernandez).

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