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Elliott riporta il Milan in Europa, Yonghong Li indagato dalla Procura di Milano

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Elliott salva il Milan riportando l’Europa League, conquistata sul campo, a Milanello. Intanto Yonghong Li finisce nei guai

Mentre il Milan riceve la splendida notizia proveniente dal Tas di Losanna ritornando ufficialmente nella prossima Europa League grazie all’intervento di Elliott, a Milano la Procura ha aperto un’ indagine per falso in bilancio e l’ipotesi di reato di false comunicazioni sociali nei confronti dell’ormai ex proprietario rossonero Yonghong Li. L’indagine non riguarda il cambio di proprietà del Milan, ma la campagna mediatica di Li che in diverse occasioni aveva dichiarato di essere in grado di mantenere gli impegni. Due notizie che lanciano un segnale di “pericolo scampato” per i tifosi del Milan che ora con Elliott al timone riconquistano ciò che avevano già ottenuto sul campo: la qualificazione ai gironi di Europa League. Secondo quanto emerge da Losanna l’elemento decisivo nel lungo incontro di ieri è stata la presenza dell’uomo di Elliott Franck Tuil che ha sancito la fine della continuità aziendale con la proprietà di Yonghong Li.

Allo stato l’indagine della Procura di Milano riguarda solo Yonghong Li e non Berlusconi, e non la fase precedente la vendita del Milan al 48enne imprenditore cinese, ma la sua opacità nei comunicati ufficiali con i quali nel corso del tempo, prima di non reggere più il bluff del pagamento dei debiti e di essere quindi scalzato dal fondo americano Elliott, aveva più volte affermato al mercato di poter invece far fronte agli impegni finanziari man mano richiestigli.  Come noto l’uomo d’affari cinese aveva acquistato il club rossonero nell’aprile 2017, ma dopo il mancato rimborso ad Elliott dei 32 milioni di aumento di capitale, ha dovuto lasciar strada proprio al fondo d’investimento.

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